“Dopo 17 anni sono tornato a casa“. Parole e musica di Giuseppe Mastinu, colpo grosso del mercato della Torres in vista della prossima stagione in Serie C. La volontà di vestire i colori rossoblù, unita al desiderio da parte della società di regalare una stagione da incorniciare si sono uniti e così il centrocampista offensivo classe 1991 è potuto tornare a Sassari per vestire la maglia della sua città . Al termine del suo primo allenamento con Scotto e compagni Mastinu è intervenuto ai nostri microfoni per raccontarci le sensazioni e le ambizioni per questa sua nuova avventura.
Mastinu, tante le richieste arrivate in queste ultime settimane di mercato ma alla fine a prevalere è stata la Torres. Come mai questa scelta?
“La trattativa di per se non è stata lunghissima. Sin dal primo momento ci siamo trovati. Io volevo tornare a casa e loro volevano riportarmi qua a Sassari. I tempi si sono allungati per altre questioni. Inizialmente io volevo aspettare, però dopo tre giorni era tutto fatto. C’erano delle questioni burocratiche da risolvere con il Pisa che si sono sistemate stamattina. Abbiamo firmato solo oggi, ma sono arrivato ben prima. Sul ritorno a casa? È strano, sono passati 17 anni da quando sono andato via di casa. Dovrò abituarmi piano piano, è un mix di emozioni che dovrò gestire al meglio anche perché a breve si inizia con il campionato. Però sono felice, è tutto molto bello”.
La Torres ha deciso di puntare tanto su di lei in vista di questa stagione. Attorno a lei ci sono tante aspettative, sia dalla società che dalla piazza, come vive questa pressione?
“Per me è un privilegio poter essere considerato la ciliegina sulla torta del mercato della Torres. Se sono il colpo grosso lo dirà il campo, il curriculum lascia il tempo che trova. Le pressioni sono belle, le aspettative ti portano a dare quel qualcosa in più. Vestire la maglia rossoblù ed essere di Sassari ti dà quel qualcosa in più che ti spinge a dare il massimo”.
Una Torres che in vista di questa stagione vuole fare il salto di qualità alla voce ambizioni. Le parole hanno seguito i fatti e dal mercato sono arrivati tanti colpi importanti come lei, Idda, Giorico, Kalifa, Fischnaller. Obiettivamente, può ambire ai playoff questa squadra?
“Prima di fare proclami è importante fissarsi degli obiettivi a breve termine. Già iniziare il campionato in maniera positiva può dare quello slancio per puntare a qualcosa in più. Non sono mai stato abituato a fissare l’obiettivo prima dell’inizio del campionato. In passato, quando questo è stato fatto, non è andata bene. È necessario avere la giusta calma, le ambizioni che si hanno ognuno dentro di sè le conosce. Le mie sono sempre alte, però anche per evitare di promettere qualcosa di troppo è giusto porsi degli obiettivi a breve termine”.
Cosa può dare Giuseppe Mastinu a questa Torres e qual è il suo personale obiettivo in vista di questa stagione?
“Voglio aiutare questo gruppo e questa società a fare il meglio possibile. Ogni anno si vuole sempre migliorare. Gli obiettivi personali non sono mai stati un aspetto sul quale mi sono concentrato. Ho sempre badato più al gruppo che al singolo”.Â
Alfonso Greco in questo precampionato ha usato il 3-4-1-2, dove si colloca meglio Mastinu in questo modulo?
“Io voglio stare in campo, non importa la posizione. In carriera ho fatto tanti ruoli, ho giocato da trequartista, da mezzala, ho fatto il play nel centrocampo a due e ho fatto anche il quinto a sinistra. Il mister oggi mi ha provato principalmente come mediano. Nel modulo della Torres le mie due posizioni ideali possono essere al centro del campo o come trequartista. Poi io do la mia massima disponibilità e farò quello che lui mi chiederà . Il ruolo non è fondamentale, lo è di più l’occupazione degli spazi”.
Ultima domanda, qual è il sogno di Mastinu con la maglia della Torres?
“Non si può dire, i sogni non si dicono…”.
Andrea Olmeo
