agenzia-garau-centotrentuno

Torres, Marco Spissu torna a Sassari: incontro con l’Under 16 rossoblù

Marco Spissu tra i ragazzi dell'Under 16 della Torres
sardares
sardares

La lunga pausa per le coppe nazionali (con la sua Saragozza che ha fallito per due punti la qualificazione alla Final Eight della Coppa del Re) e per la finestra di qualificazione a Eurobasket a cui non parteciperà per scelta tecnica di Pozzecco, ha permesso a Marco Spissu di tornare nella sua Sardegna per qualche giorno: il playmaker sassarese ha fatto visita all’Under 16 della Torres nell’ambito del Progetto Sef Torres. 

Il classe 1995 ha condiviso le sue esperienze sportive con i giovani rossoblù, in un incontro a cui hanno partecipato anche il presidente del Club Stefano Udassi, il presidente della Fondazione Umberto Carboni, il Responsabile del Settore Giovanile Luca Raineri ed il Responsabile Comunicazione Filippo Migheli. Il tema dell’incontro si è focalizzato sul concetto di sacrificio e rinuncia nel mondo dello sport.  “Sono cresciuto in un contesto molto positivo sia familiare che di amicizie- ha raccontato Spissu ai ragazzi presenti-. Questo mi ha aiutato molto nel portare avanti gli studi perché i miei genitori ci tenevano molto. Il mio sogno però è sempre stato di essere un giocatore di basket e quando mi chiedono se abbia mai pensato ad alternative ho sempre risposto di no. Era il mio sogno e ho fatto di tutto per diventare professionista. La chiave di tutto è l’umiltà ed essere forti di testa, imparare dagli errori e non essere mai soddisfatti. Non sono mai stato alto, palestrato eppure allenandomi duramente ce l’ho fatta. La mia carriera non è sempre stata rose e fiori e agli inizi ho fatto diversa panchina e cambiato diverse squadre prima di impormi. A Bologna, in una piazza storica del basket come quella della Virtus, mi sono guadagnato l’opportunità di giocare nell’elite della pallacanestro. Dopodiché è arrivata la Dinamo e lì ho realizzato un sogno. Un consiglio ai ragazzi? Durante una partita, quando le cose non vanno bene, pensare a tutti i sacrifici fatti. Non farsi condizionare dall’ambiente esterno, fischi o quant’altro. Il momento più difficile? Quando non ho passato le visite mediche a Malaga”.

La Redazione

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox