Il centrocampista della Torres, Filippo Lora, ha parlato ai nostri microfoni durante la rubrica settimanale “Serie C…entotrentuno” del momento dei rossoblù in questo inizio di stagione. Queste le sue parole.
L’impatto con la Sardegna e il mondo Torres
“Come mi sto trovando in Sardegna e più in generale a Sassari? Benissimo direi perché per quanto riguarda la città è un posto meraviglioso. L’impatto è stato ultra positivo direi. Il 4-4-2 segno del mio miglioramento? Probabilmente non tanto per il cambio di sistema di gioco ma anche per quello che viene richiesto giocando a due piuttosto che a tre, richiede cose diverse. Però quello a me non tocca particolarmente, siamo stati in crescita al di là della prima partita che è stata positiva. L’unica negativa è stata col San Donato in casa e quindi anche la mia prestazione. Aspettative dal pubblico del Vanni Sanna e il rammarico di non aver giocato 11 contro 11 contro l’Imolese? Partendo dall’inizio, dalla prima partita in casa si è percepito, c’era la voglia a tutti i costi di dimostrare qualcosa che non è stato positivo all’inizio. Si è giocato quasi contratti. Quella cosa lì l’abbiamo sistemata con la partita di Cesena e con l’Imolese. Quell’elettricità, quell’adrenalina lì stava giocando a nostro favore ma non è stata decisiva nel rosso a Campagna. C’è il rammarico di non aver giocato 11 contro 11 perché non abbiamo praticamente mai sofferto e abbiamo giocato fino a quando le gambe ce l’hanno permesso però quell’adrenalina lì l’abbiamo incanalata bene dalla seconda partita”.
La gestione degli episodi
“Step per gestire meglio gli episodi? L’espulsione di Liviero (a Cesena) e il primo fallo di Campagna sono stati sintomo di una squadra non piatta, poi nel secondo giallo di Campagna tiene la gamba alta… Non dobbiamo perdere lucidità in quei momenti, poi la partita di Cesena, se la giochi in parità numerica, si pone in maniera diversa però comunque sì, step di crescita ce ne sono da fare, uno di questi è saper leggere i momenti della partita. Stanno mancando i giocatori più importanti? Mancando no perché comunque l’apporto dei giocatori esperti che ci sono l’apporto c’è sempre. Suciu da quel punto di vista è presentissimo sia in allenamento sia in partita. Se ti posso dire la mia, l’assenza che io percepisco è quella di Scotto perché tecnicamente e nel temperamento la sua assenza si sente. Per il resto la squadra dal punto di vista del temperamento, tranne la partita di San Donato, abbiamo dato un buon segnale che deve essere da base”.
La sfida contro la Recanatese
“Una vittoria nella partita contro la Recanatese? Sarebbe un salto in avanti per il morale perché poi la classifica siamo tutti lì. È un attimo essere in cima e poi scendere. Le ultime due partite che abbiamo fatto deve essere la base per andare avanti. Manca davvero poco per incanalare qualche vittoria però ci siamo messi sulla strada giusta. Dobbiamo continuare nel processo di miglioramento e nel progetto tecnico—tattico che lo staff ha iniziato”.
Le esperienze del passato
“Ricordi degli anni al convitto Longonese? È stato formativo sotto tantissimi punti di vista. Ricordi di Monza e sero il “cocco” di Galliani? Sono stato uno dei primi acquisti di Berlusconi e Galliani in C… C’era un’adrenalina diversa da quella di qui… Lì c’erano pressioni diverse provenienti dalla società”.
La Torres “d’oggi”
“Che squadra è questa Torres? È un gruppo eccezionale, di ragazzi fantastici, non c’è nessun compagno che si risparmia, tutti sono dalla stessa parte soprattutto su quello che ci viene proposto dal punto di vista tecnico-tattico. Non è facile trovare spogliatoi del genere dal punto di vista morale e tecnico-tattico. Nonostante i due punti in classifica, sono fiducioso. La scelta di Sassari? Al di là della piazza adrenalinica, non ti nascondo che prima di Sassari un paio di cose le ho rifiutate e in una non si è trovato l’accordo. Una piazza così è irrinunciabile, speravo di ritrovare quello che ho trovato e sono sato fortunato. Giocare più in verticale? La verticalizzazione dipende dal sistema di gioco e da come si mette la partita, non per forza da determinate caratteristiche di un centrocampista o di un play. Può essere una cosa su cui migliorare ma non dipende secondo me dalle caratteristiche”.
La tentazione di allenare
“Prima che arrivasse la chiamata della Torres, sono andato a Coverciano a fare il corso da allenatore UEFA B, poi, appena arrivata l’offerta, sono arrivato subito qua. Settimanalmente studio perché sono cose che anche da giocatore ti aiutano. Il derby con l’Olbia? Sono rammaricato di non essere disponibile perché sono squalificato in Coppa Italia ma me lo assaporerò in campionato”.
Il girone B della Serie C
“Impressioni sul nostro girone? È un girone parecchio equilibrato, poi ci sono 3 squadre che hanno valori da Serie B. La Reggiana, l’Entella anche se non le ha vinte tutti, la Carrarese è un’ottima squadra. È un girone equilibrato. Se lo affrontiamo nel modo giusto, possiamo toglierci delle soddisfazioni”.
La Redazione