Ospite della puntata odierna di Serie C…entotrentuno è stato Filippo Lora: vi riportiamo alcune delle dichiarazioni del centrocampista della Torres.
Inizio col botto
“Non mi aspettavo una partenza così. Me l’aspettavo difficoltosa per il livello del girone, ma le qualità dei giocatori e le intensità data in allenamento si vedevano da subito. Queste condizioni mi facevano presupporre una partenza serena, ma non così”
La gara con la Spal
“Si era messa male la partita, ma anche quando eravamo in dieci abbiamo interpretato bene la gara. Sembravamo noi con l’uomo in più. Siamo rimasti in partita con la testa e questo ha dimostrato un grado di maturità importante. Riuscire a interpretare una partita così significa avere una maturità di livello”.
Il ruolo
“Ci sono diversi modi per essere leader. Bisogna sapersi adattare alle varie situazioni, il tutto dimostrando una condotta esemplare: sia da titolare che da gregario. Questo atteggiamento è contagioso e serve per dimostrarlo ai compagni, è un modo di essere che gioca a tuo favore quando c’è da fare la voce grossa in campo. Il mio compito è quello di essere sempre soddisfatto del lavoro fatto, senza avere rammarico o rimorsi di non aver dato il massimo. Ogni ruolo all’interno della squadra è una possibilità per crescere”.
Il rapporto con Sassari e il futuro
“Avevo bisogno di vivere la città e farla vivere alla mia famiglia. Sassari è la dimensione che mi piace, si è creato feeling. Si sono concatenate una serie di cose che mi stanno facendo stare bene qui. Pensare di non voler rimanere qui sarebbe da folli. Penso che rispetto alle altre piazza in cui ho giocato questa sia la più adrenalinica. Se la squadra dà la mano ai tifosi e alla piazza e i tifosi danno una mano alla squadra per affrontare i 90′ con un plus, penso sia un ottimo passo in avanti. Cosa farei se non fossi un calciatore? Da qualche anno ho trovato cosa fare dopo la carriera, sto scoprendo il network marketing”.
Le giovanili con il Milan e gli idoli
“Simone Verdi era un grande talento, ma Brian Cristante alla fine è quello che ha fatto la carriera più bella. Idolo? Baggio, vicentino come me, ma apprezzavo anche Schweinsteiger”.
Il campionato
“Chi può mettere più problemi alla Torres? Diciamo che è la Torres che deve cercare di mettere più problemi alle altre per come sono costruite le avversarie. Fare punti con il Perugia è difficile, il Cesena ha dei numeri che parlano chiaro. Sono due corazzate che alla lunga faranno tanti punti”.
Vita privata
“Anche quando non avevo i bambini avevo una vita regolare, ma da quando ci sono è uno stimolo in più per cercare di trasmettere i miei valori e credenze con cui faccio questa attività”.
La squalifica a Scotto
“Peserà l’assenza di Gigi (squalificato tre giornate ndr). Ti dà diverse soluzioni, ha grande carisma ed è un punto di riferimento in campo. Porterà comunque il suo carisma negli spogliatoi, ma penso che abbiamo una rosa di qualità per poterlo sostituire”.
L’Olbia
“Si tratta di una squadra organizzata e sa cosa deve fare in campo. Il loro allenatore ha trasmesso a loro i concetti forte e chiaro. Il girone è tosto e impegnativo, la strada è ancora lunga e l’anno scorso per esempio sono venuti fuori alla fine”.
La Redazione