Corsa contro il tempo. C’è poco da nascondersi, anche per questa stagione il terreno del Vanni Sanna presenta diverse problematiche e la calda estate sarda non ha fatto che peggiorare le condizioni di un campo da gioco che è lontano dall’essere tirato a lucido per il via a una stagione che è distante solo 11 giorni, con il turno di Coppa Italia contro il Livorno.
La situazione
Il club e l’azienda che gestisce il terreno stanno facendo il possibile per tenere in ordine il campo, ma l’erba risulta secca o molto secca in quasi la totalità del campo, con zolle e punti in cui la ricrescita fatica a essere forte e rigogliosa (in maniera particolare sulla fascia del lato della tribuna e nelle due aree di rigore). Sicuramente una situazione che in tanti, dalla società ai tifosi, a Sassari si aspettavano di non rivivere dopo le numerose critiche, arrivate anche da giocatori e allenatori, nell’ultimo campionato.

Contesto
Specie dopo le promesse di intervento da parte dell’amministrazione pubblica sul campo da gioco sul tramonto della scorsa stagione sportiva. Ma i tempi della politica, si sa, sono volatili e sicuramente diversi da quelli stringenti di un campionato professionistico. Impossibile, prima della prossima estate, immaginare un intervento sul terreno di gioco. Con la Torres chiamata dunque a porre delle pezze, ancora, a un campo che avrebbe evidente bisogno di una profonda rivoluzione.


Un aspetto che diventa anche tattico e che potrebbe incidere sul modo di giocare della formazione ora passata sotto la guida di Michele Pazienza. L’estate che doveva essere quella dei cantieri a pieno regime, considerato anche il progetto già definito per i tornelli di sicurezza negli accessi alla struttura e il nuovo sistema di illuminazione, per ora è l’estate della palla lanciata lunga. Intanto Sassari attende uno stadio maggiormente all’altezza del suo passato e del suo presente.
Roberto Pinna














