In occasione dell’ultima puntata della rubrica Serie C…entrotrentuno il tecnico della Torres Alfonso Greco è intervenuto ai nostri microfoni per parlare della suo ritorno sulla panchina dei sassaresi e del momento verso la corsa salvezza che per i suoi ripartirà dalla sfida interna all’Ancona domenica 26 marzo nel turno numero 34 del Girone B della Serie C.
Sulla scelta di ritornare a Sassari
“Si, avevo voglia di finire questo progetto che avevo iniziato. Quando mi hanno chiamato per tornare a Sassari non ho avuto dubbi. Chi mi stava vicino mi sconsigliava di accettare, però questa per me è una sfida troppo importante, voglio chiudere un cerchio. Il mio obiettivo è quello di portare la nave in porto”.
Sulla squadra
“Oggi abbiamo fatto un ottimo allenamento. Sto cercando di lavorare maggiormente sull’autostima, ho notato che i ragazzi avevano perso un po’ di fiducia. Bisogna ridare entusiasmo al gruppo. Ora tutti dobbiamo essere compatti, a partire dalla squadra, passando per la società, per concludere con i tifosi che sono sicuro che contro l’Ancona ci supporteranno tanto. La squadra ha avuto voglia di raggiungere questo obiettivo e sono convinto che daranno tutto, io in primis“.
Sulla Torres nell’ultimo periodo
“Non voglio parlare del passato, voglio solo guardare al futuro. Ogni risorsa che abbiamo va rivolta solo al compimento della stagione e al raggiungimento dei nostri obiettivi“.
Sul momento
“Tutte le squadre cercano di tirare fuori il meglio per raggiungere l’obiettivo. Tutte si sono rinforzate e soprattutto ci sono dei risultati imprevedibili, basti vedere la vittoria dell’Imolese sull’Olbia. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, abbiamo 5 battaglie, dobbiamo fare il massimo per ottenere la salvezza“.
Sull’assenza del gol
“Se stiamo ancora a pensare al modulo, alla tecnica e alla tattica non si è capito niente. Questi sono solo numeri che lasciano il tempo che trovano, da ora in poi bisogna lasciarli da parte e mettere in campo anche i valori. Bisogna dare quel qualcosa in più, queste sono chiacchiere che non rendono il valore del momento, adesso bisogna pensare solo a dare il massimo e a tirare fuori il meglio“.
Sui nuovi arrivati nel mercato invernale
“Mi hanno fatto una buonissima impressione, Urso lo conoscevo già. Anche Fabriani, Saporiti e Omoregbe mi hanno stupito tanto, sono convinto che potranno dare un grandissimo contributo. Sono fiducioso“.
Sulla partita di andata contro l’Ancona
“Dipenderà da noi. Sicuramente incontreremo una squadra forte in avanti nonostante l’assenza di Melchiorri. Ma non dimentichiamo che c’è Spagnoli, un altro giocatore fortissimo. Saremo artefici del nostro destino“.
Sul rapporto con i tifosi
“Sicuramente come primo impatto non sono una persona empatica, non sono mai andato sotto la curva. Ma non parlo solo di Sassari, da nessuna parte ho fatto così. Voglio dare ai ragazzi questo spazio. Forse è un mio difetto, ma questo è il mio carattere. Io sono un allenatore da campo e non da salotto“.
Sull’ultimo periodo lontano dalla panchina
“Ho avuto sicuramente quella prima settimana-dieci giorni di scarico, poi logicamente si sente la mancanza del campo e dell’adrenalina che ti dà il calcio. Le giornate diventano lunghissime e questo ha iniziato a pesare“.
Parola d’ordine equilibrio
“Penso sia una cosa normale trovare l’equilibrio, considerando soprattutto le caratteristiche dei giocatori. Bisogna trovare il modo per far rendere la squadra al meglio valorizzando i singoli. In stagione siamo partiti in un modo, poi abbiamo trovato compattezza con una soluzione diversa che non ci dava spregiudicatezza offensiva, ma almeno concedevamo poco“.
Sulla lotta in vetta
“Reggiana, Cesena ed Entella hanno un organico quasi alla pari, ancora non è detta l’ultima parola. Logicamente la Reggiana ha quel vantaggio che può permetterle di spuntarla, ma ancora non è chiusa la questione campionato“.
Sul difficile calendario che attende la Torres nel prossimo futuro
“Di fronte ora avremo squadre molto buone che lottano per i playoff, però come ho detto prima dipenderà tutto da noi. Ora è dura, noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile. Può darsi pure che con 7 punti si riesca a essere fuori da questa situazione. Però ora non dobbiamo fare calcoli“.
Su Diakite
“Giovedì dovrebbe aggregarsi al gruppo, poi lo valuteremo giorno per giorno. Per noi averlo a disposizione è importante, vediamo se contro l’Ancona riuscirà a essere in campo dall’inizio oppure a partita in corso“.
Su Omoregbe
“Sicuramente ha delle qualità importanti, quando strappa fa molto male. Stiamo parlando di un 2003, deve migliorare ancora nella lettura della partita. Ho notato che a volte si accende e in alcuni momenti tende a spegnersi. Questo è normale vista la sua età, però per noi è una grande carta da poter sfruttare“.
Sull’Olbia
“Che partissero così sinceramente non me lo sarei mai aspettato, hanno giocatori che sono forti per la categoria. Hanno saputo reagire al difficile impatto e ora ne stanno uscendo fuori ottenendo dei risultati importanti“.
Sul rapporto con Ranieri
“Di Ranieri ho un ricordo bellissimo, facemmo tre anni importanti. Discutere delle sue qualità mi sembra superfluo, solo avvicinarmi a lui come allenatore sarebbe bello. Parliamo di una grande persona e di un grande allenatore“.
La Redazione