agenzia-garau-centotrentuno

Torres “Futuri in Gioco”: Salvatore Erittu incontra le seconde classi dell’Istituto “Pasquale Tola”

sardares
sardares

Cos’è l’empatia? “Quando qualcuno prova un sentimento lo provi anche tu. Una emozione reciproca” risponde uno dei ragazzi. “Mettersi anche nei panni degli altri” aggiunge una ragazza. Provare a entrare nelle emozioni degli altri, allenando l’empatia. Si parte subito con l’interazione. E si sviluppano già in partenza i temi di inclusione, e bullismo. Il tutto accade in un luogo come la scuola, spazio che in modo naturale e non in forma d’obbligo, prepara alla vita. Un ragazzo sale le scale apposta per salutare Salvatore Erittu, il suo maestro. Momento di umanità, di empatia, appunto.

Oggi Salvatore Erittu, del Boxing Team Erittu, ha incontrato 80 studenti e studentesse – accompagnati dai rispettivi insegnanti – delle classi seconde medie dell’Istituto comprensivo “Pasquale Tola” di via Monte Grappa. Un incontro, introdotto dal responsabile ufficio stampa rossoblù Filippo Migheli –  intenso e ricco di scambi emozionali di battute e sguardi, attività inserita nel quadro del progetto “Futuri in gioco” (organizzato dalla Torres Sassari) di cui il campione di boxe è speaker e testimone.

Di fronte a una platea curiosa e attenta, Salvatore Erittu ha parlato (“La parola è più forte della stessa forza fisica” dice) come sopra detto di empatia, di gestione delle emozioni, di coraggio resilienza, di quanto sport e scuola possano insegnare a maturare insieme. Ha condiviso le sue esperienze da studente, da adolescente e da atleta di primo livello, anche le più difficili, con sincerità e senza filtri, mostrando che oltre ai muscoli è fondamentale avere la capacità di rialzarsi, di imparare da ogni errore, di credere in sé stessi e battere le paure.

Nel grande spazio dove per la seconda volta si svolge l’incontro, un pianoforte a coda sembra custodire e simboleggiare silenziosamente la bellezza dell’ascolto. E come da obiettivo, la paura delle giovani generazioni si scioglie: i ragazzi e le ragazze alzano la mano, si avvicinano a Erittu, fanno domande, raccontano. Parlano con il pugile portotorrese guardandolo negli occhi, senza timore e con la naturalezza di chi sa che la fiducia è già un primo passo verso la crescita attraverso la scoperta di intelligenza cognitiva, emotiva e educativa (tutte connesse).

Si discute di ansia (Io non ho paura di dire di aver sofferto d’ansia, di conoscere gli attacchi di panico” spiega il pugile)bullismo (“Uno che prende in giro le persone” dice una delle studentesse cui fa eco un ragazzo con la felpa blu “Quello che si porta il gruppo dietro per essere spalleggiato”) e cyberbullismo e di uso consapevole della tecnologia: non un nemico da combattere lo smartphone (in tanti ammettono di avere la nomofobia, paura di rimanere senza telefono), anzi, ma uno strumento da gestire con equilibrio. Guardarsi negli occhiascoltarsi davvero, di coltivare ogni giorno la capacità di essere empatici e presenti. Parole semplici, ma capaci di racchiudere l’essenza dell’incontro. Spazio anche per giochi e dimostrazioni pratiche, che coinvolgono ragazze e ragazzi.

A conclusione della mattinata, Erittu ha lasciato ai giovani un messaggio che sa di promessa e apre speranza: “Con l’impegno, la perseveranza e la voglia di imparare, ogni difficoltà – anche la più grande – può diventare un’opportunità di crescita”.

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox