Ok, la domanda è giusta. Dopo la documentazione per il ripescaggio in Lega Pro presentato in queste ore dalla Torres in seguito alla bocciatura del Coni per i ricorsi di Teramo e Campobasso estromessi dalla Serie C dalla Covisoc, da quanto appreso dalla nostra redazione la prima analisi della domanda del club sassarese da parte dell’organismo di controllo della Lega Pro è stata molto positiva. Filtra ottimismo per vedere soddisfatto il sogno della piazza sassarese chiamato ripescaggio in Serie C. Ottimismo dato anche dal fatto che ad alcuni club, dietro in graduatoria rispetto ai sassaresi, è stato suggerito di non presentare domanda perché quella della Torres è in regola con le linee guida richieste. Torres che nella giornata di ieri, 18 luglio, aveva anche ricevuto la visita degli organi preposti dalla terza serie per le verifiche sull’agibilità dello stadio Vanni Sanna. Anche qui i controlli, seppur con alcuni lavori in via di conclusione, avevano dato esito positivo. Un tassello importante che rinforza la domanda presentata con ogni regolarità dai sassaresi.
Le parole del patron
Queste le parole di Pierluigi Pinna, patron della Torres, contenute nella nota diffusa dal club sassarese sul proprio profilo Facebook sulla presentazione della domanda per il ripescaggio: “Vinti i playoff, avevamo un solo obiettivo: crederci. Dalla prima alba arrivata dopo quella notte magica ci siamo messi a pianificare e progettare i vari passaggi che hanno portato alla presentazione della domanda. La prima tappa del percorso é stata la trasformazione societaria. La Torres è diventata una società di capitali: é nata così la Torres Srl di proprietà di Insula Sport. Non solo. Perché l’impianto Vanni Sanna é stato oggetto di una importante ristrutturazione che ha visto all’opera tante imprese. Imprese che si sono messe a disposizione della causa rossoblù per arrivare a tagliare dei traguardi forse prima inimmaginabili. Anche da lontano, adesso, si potrà vedere il nostro mitico marchio, il nostro simbolo, lo scudetto che richiama alla mente l’idea di “Torres 1903”. Sale mediche, sala antidoping, sala stampa, nuove panchine, vari certificati di agibilità e di sicurezza, impianto luci rigenerato e potenziato: sono tutte cose fatte con l’obiettivo di far diventare l’ex storico Acquedotto l’accogliente casa della tifoseria rossoblu”.
“Il ringraziamento va a tutte le imprese, a tutti gli ingegneri ai tecnici agli uomini dello staff che hanno lasciato per un momento la loro quotidianità per mettersi a completa disposizione dei colori rossoblù. Fieri di essere sassaresi e di fare squadra con altri sassaresi e con la nostra città, una città che ha il cuore rossoblù, ricca di competenze e di passione, senza sensi di inferiorità rispetto a nessuno. L’obiettivo era solo uno: far rinascere in tempi record la casa della Torres, Ci siamo riusciti. Adesso aspettiamo alla finestra gli esiti esterni, sicuri e fieri di aver dato cuore e anima per arrivare a questo punto con la convinzione di essere pronti – nel caso la domanda venga accolta – alla prossima tappa del viaggio”. Mentre nella giornata di ieri ai nostri microfoni aveva parlato il presidente rossoblù Stefano Udassi: leggi qui l’intervista completa.
Roberto Pinna