In occasione dell’ultima puntata di Serie C…entotrentuno, la rubrica dedicata alle squadre sarde impegnate nella terza serie nazionale, è intervenuto come nostro ospite l’attaccante della Torres Adama Diakite, protagonista nell’ultimo match vinto dai rossoblù per 1-0 contro il Perugia proprio grazie alla sua rete dal dischetto. Una piacevole chiacchierata a tutto tondo quella fatta con il numero 11 dei sassaresi, non solo sul momento che si sta vivendo attualmente in quel del Vanni Sanna, ma anche sulle aspettative in vista di questo finale di stagione.
Sulla gara contro il Perugia
“Non dovevo partire dall’inizio, la formazione titolare comprendeva Fischnaller. Nel riscaldamento però Manuel ha accusato un problemino muscolare e dagli spogliatoi sono subito corso fuori per riscaldarmi. Fortunatamente è andata bene e abbiamo vinto, ci godiamo questo risultato positivo. Quello contro il Perugia per noi era uno scontro fondamentale, ci tenevamo a far bene contro una diretta concorrente. Un successo che vale doppio, ora però testa alla prossima partita”.
Sul gol
“Il Perugia è una squadra molto fisica che ci avrebbe potuto mettere in difficoltà, sia in difesa che a centrocampo. Era una partita da giocare in un modo non bello ma efficace. Abbiamo badato poco alla bellezza, ma più alla praticità. Sono felice per il gol che oltre ad allontanare il periodo negativo, ci ha portato tre punti pesanti. Come calcio i rigori? Guardo molto il portiere fino all’ultimo istante alla ricerca di un suo movimento, questo mi porta spesso spiazzarli. Essere agitati sul dischetto non è un buon alleato. Per fortuna, caratterialmente, sono un ragazzo calmo e questo aiuta tanto”.
Sul periodo passato ai box per infortunio
“Non è mai bello non essere protagonista sul campo. Soffri il doppio quando non riesci a supportare i tuoi compagni. Però questa è una squadra forte e composta da giocatori importanti, il mio obiettivo è sempre stato quello di lavorare sodo durante gli allenamenti per farmi trovare pronto sempre quando chiamato in causa. Il campo mi mancava tanto, non è semplice non giocare, però sapevo che sarebbe arrivato questo momento e l’ho colto al volo”.
Sugli anni a Perugia quando da piccolino giocava nel Madonna Alta
“Durante i miei anni al Madonna Alta, il derby contro il Perugia era attesissimo. Non nego che in passato li ho puniti spesso e volentieri, a volte il destino ti regala queste emozioni. Sono felice per il gol vittoria e per aver conquistato questi tre punti che allontanano un avversario forte come gli umbri dal secondo posto. In quegli anni già il fatto di entrare in una scuola calcio, mettere le scarpette era un grandissimo traguardo per me. Quando indossi la maglia da gioco, anche se da piccolino, ti senti già un calciatore. L’obiettivo è stato sempre quello di fare il giocatore, al mio fianco ho avuto sempre persone fantastiche che mi hanno aiutato tanto. Lo ricordo sempre con piacere quel mio passato al Madonna Alta e a Perugia perché mi ha dato tanto”.
Su come la Torres è venuta fuori dal momento negativo
“Sono poche le squadre che fanno un bel gioco in questa categoria. Nella prima parte di campionato oltre al bel gioco abbiamo portato tanti punti a casa. Nel girone di ritorno il campionato cambia, con le varie squadre che vanno alla ricerca della salvezza o della conquista dei playoff. Quando i risultati non aiutano serve badare al sodo a discapito dell’essere belli. Il nostro momento negativo, che in un campionato ci può stare, fortunatamente è durato poco”.
Sull’arrivo di Rosi alla Torres
“Aleandro è un giocatore di esperienza assoluta, appena arrivato si è messo a disposizione del gruppo. Ha portato la sua esperienza e in un momento difficile come quello che stavamo passando il suo l’ha fatto. Più avanti ci aiuterà anche in campo quando sarà chiamato in causa, noi lo aspettiamo con la consapevolezza che sarà importantissimo”.
Sui playoff
“I playoff della Serie C sono un mini campionato. Bisogna valutare tante cose quando si arriva in quelle fasi, ora però non ci pensiamo, ci focalizzeremo su questo tra qualche mese. Ora è fondamentale mantenere questa posizione per avere maggiori vantaggi nelle fasi finali. Noi comunque continuiamo a lottare con la speranza che qualcuno, sia davanti che dietro, faccia qualche passo falso”.
Sul girone B
“La Carrarese è una squadra fortissima, con tanti giocatori importanti per la Serie C e con un allenatore che conosce molto bene la categoria. Anche il Perugia, considerando i singoli, è una squadra che centra poco con la Lega Pro. Il Pescara ha dei giovani molto importanti, a livello di gioco sono molto imprevedibili, è una squadra che può perdere o vincere su tutti i campi. Però, nei playoff, si affrontano squadre di altri gironi che sono fortissime”.
Sulla sua prima impressione di Sassari
“Quando sono arrivato la prima volta a Sassari, parlando con Scotto e altri compagni, ho avuto una buonissima impressione della città, delle persone del posto e della società. Nel calcio non si può mai sapere ciò che può accadere in futuro, però la mia impressione è stata positiva”.
Sulla sua rete preferita in maglia Torres
“Ce ne sono stati tanti di belli che porto nel cuore e mi hanno emozionato tanto. Quello che che mi è piaciuto molto è stato il gol realizzato di cucchiaio nella semifinale playoff di Serie D contro l’Arzachena. Una delle reti che ci ha permesso di farci arrivare dove siamo ora”.
Sugli allenamenti
“Quello che ci diciamo sempre tra noi è che un certo tipo di campionato si fa solo avendo degli interpreti importanti che ti permettono in settimana di allenarti al 100%. Quello che si fa in allenamento lo si riporta la domenica in campo. Questo è un gruppo importante, chiunque gioca fa il suo contributo: come i vari Masala, Siniega, Goglino, Garau”.
Sulle critiche ricevute
“Per un attaccante è molto frequente creare delle divisioni in merito alle opinioni che i tifosi hanno di te. Nei miei tre anni a Sassari ho dato tanto. Anche noi calciatori siamo esseri umani e a volte si può far bene o male. A volte si può essere in forma e altre no. Però credo che quando sono stato chiamato in causa ho sempre dato il 100% per questi colori. Mi sembra paradossale essere criticato ogni volta. Se si analizzano i due anni passati, ci sono stati tanti attaccanti e nessuno ha fatto meglio di Diakite. I numeri parlano chiaro. Io darò sempre il massimo quando sarò chiamato in causa, questa è una squadra forte con tanti giocatori importanti. Anche quest’anno considerando i minuti giocati ho dato il mio contributo. Sinceramente non capisco le critiche, poi un giocatore può piacere o no. Può piacere perché è alto o perché è basso, perché è giallo piuttosto che viola. I gusti degli altri non li discuto. Quello che farò sempre sarà dare il 100% per questa maglia”.
Sul match contro il Pontedera
“Il Pontedera è una squadra da prendere con le pinze, bisognerà stare molto attenti e concentrati. Ce lo insegna la sfida contro la Fermana, saremo in emergenza perché avremo tre squalificati. Ciò che non va assolutamente sbagliato è l’approccio mentale. Però sono fiducioso nei miei compagni e sono convinto che faranno bene”.
La Redazione