agenzia-garau-centotrentuno
Adama Diakite, attaccante della Torres | Foto Alessandro Sanna

Torres, Diakite: “Con Sottili cambiato atteggiamento. Playoff? Io ci credo”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Ospite della nuova puntata della nostra rubrica Serie C…entotrentuno, insieme al centravanti dell’Olbia Nicola Nanni, è stato l’attaccante della Torres Adama Diakite, autore della doppietta che ha regalato la vittoria ai rossoblù nell’ultimo turno di campionato contro il San Donato Tavarnelle. Queste le sue parole.

Quanto ti è mancato il gol in questa stagione e quanto è importante per te ritrovare la rete per il prosieguo della stagione?

Mi è mancato tantissimo, questa astinenza non l’ho vissuta come un’ossessione nonostante per un attaccante sia fondamentale fare gol. Ci tenevo a segnare, sono felicissimo. Quello che mi rende più contento sono le tante occasioni che abbiamo avuto da alcune partite a questa parte. Questo è sicuramente un passo in avanti per il gioco della squadra e per riuscire a mettere a segno più reti in futuro“.

Domenica nella vittoria contro il San Donato si è rivisto il Diakite cattivo e preciso che i tifosi avevano imparato a conoscere?

Non solo domenica. Forse tralasciando l’inizio di campionato in cui, a causa di qualche acciacco non sono stato bene fisicamente, le prestazioni ci sono sempre state. Poi è logico che quando un attaccante non segna fa notizia. Fino alla partita contro il San Donato mi è solo mancato il gol, le prestazioni ci sono state. Ora testa alla prossima sfida contro il Cesena“.

Quanto è stato importante riuscire a ritrovare i tre punti in trasferta, non solo per il morale ma anche per la corsa salvezza?

Era fondamentale vincere, giocavamo contro una diretta concorrente per la salvezza. In più arrivavamo da un periodo difficile prima della sosta natalizia che ha complicato la nostra classifica. Oltre che per l’arrivo del nuovo allenatore è stato importante vincere anche per dare un segnale alla piazza. Abbiamo dato dimostrazione di maturità. Dobbiamo continuare su questa linea“.

Com’è stato l’impatto con il nuovo allenatore Stefano Sottili?

In una settimana, per un allenatore, è difficile dare la sua impronta alla squadra. Sicuramente è un tecnico completamente diverso da Greco. Quello che è cambiato maggiormente è stato il nostro atteggiamento. Abbiamo sollevato la soglia di attenzione durante la partita. Siamo riusciti a evitare quei cali che spesso ci hanno fatto perdere qualche punto durante il girone di andata. Questo è stato il cambiamento più grande. Poi ogni allenatore ha un modo di approcciarsi alla squadra differente, non c’è uno più bravo o meno bravo“.

Ogni tanto durante la tua permanenza alla Torres sono arrivate delle contestazioni, come ti stai trovando a Sassari?

Con Sassari è un po’ amore e odio, ci sono momenti in cui vieni esaltato e altri in cui, quando le cose non vanno bene, vieni buttato un po’ giù. Questo è quello che capita nelle piazze importanti come la Torres. Io qua sin dal primo giorno mi sono trovato bene, noi giocatori dobbiamo trovare equilibrio e non farci condizionare dall’esterno. Io per questa maglia ho sempre dato il massimo anche quando fisicamente non stavo benissimo“.

Tutti quelli che hanno giocato con te hanno speso sempre belle parole per il tuo modo di stare in campo e per l’aiuto che dai alla squadra. Quanto è importante questo per te?

“Questo è un po’ quello che pensano tanti miei compagni, i numeri sono importanti soprattutto per chi ricopre questo ruolo in campo. Molti centravanti vivono di gol e numeri. Io preferisco fare due reti in meno, ma lottare per obiettivi importanti. Chi ha giocato con me si è sempre trovato bene. Con tutti gli allenatori che ho avuto ho fatto sempre una media di 30 partite all’anno, questo qualcosa vorrà pur dire. Spero che i fischi si trasformino in applausi“.

Hai giocato con giocatori importanti, Melchiorri, Belotti e Marco Mancosu. Tra questi c’è anche Scotto, lui ti ha aiutato tanto ad ambientarti a Sassari, tu ora lo stai aiutando nella sua riabilitazione?

Gigi per noi è un giocatore fondamentale, importantissimo. Ha avuto un infortunio non banale, avrà bisogno di un po’ di tempo prima di rimettersi in forma perfettamente. Lui ha tutta la nostra stima e il nostro supporto. Si è sentita la sua mancanza in questo periodo in cui è stato assente. Lui è il nostro capitano, un ragazzo serio e simpatico. Finalmente sta iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel, speriamo di riaverlo presto in campo“.

Durante la trasmissione è stato fatto vedere a Diakite il gol che, il 30 maggio del 2014 ai tempi in cui giocava nel Padova, ha messo a segno contro l’Avellino in Serie B. 

In quella stagione hai avuto modo di giocare con un calciatore del livello di Melchiorri, quanto è stata importante nel tuo percorso di crescita quell’annata?

Quell’anno purtroppo non finì benissimo, dopo quella partita siamo retrocessi. Per me però è stata una stagione importante che mi ha insegnato tanto. Ho avuto la fortuna di poter giocare con Melchiorri, mi ha dato tanto. Ho dei bellissimi ricordi di quell’anno al Padova”.

Nella prossima partita di campionato affronterete il Cesena, una sfida decisiva sia per dare continuità sia per vendicarvi per il pareggio rimediato nel girone di andata. Come arrivate a questa sfida?

“Sarà una partita importantissima e difficile. Affronteremo una squadra che ha altri obiettivi rispetto ai nostri. Al momento è in un ottimo stato di forma, sicuramente non sarà facile. Però noi siamo motivati, ci servono punti salvezza per tenerci lontani dalla zona calda. Se vogliamo dare un senso a quanto di buono fatto contro il San Donato dobbiamo dare continuità nella sfida contro il Cesena. Siamo da tanto che non regaliamo una gioia in casa ai nostri tifosi“.

Chiudiamo l’intervista guardando al futuro, pensi che il sogno playoff sia raggiungibile?

Assolutamente sì, l’ho detto ai compagni. L’obiettivo primario rimane la salvezza ma se ci impegniamo di più possiamo raggiungere i playoff, però per farlo ognuno di noi deve sollevare l’asticella. Sono convinto che con più attenzione e cattiveria il girone di andata sarebbe finito diversamente”.

La Redazione

TAG:  Serie C Torres
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
1 Commento
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti