Emozioni, sentimenti contrastanti, paure e voglia di guardare avanti. La situazione in casa Torres è cambiata nel giro di poche ore. Dall’attesa per il consiglio federale di domani mattina, 28 luglio, alle 10 che poteva rappresentare la definitiva ufficialità del ritorno tra i professionisti al blocco ai ripescaggi in terza serie chiesto dalla società Campobasso e accolto dal Tar del Lazio in attesa di decisioni sul futuro della stessa società molisana esclusa dalla Covisoc al prossimo campionato di Lega Pro.
Momento
Una notizia che ha sorpreso in parte la Torres al termine della partita persa in amichevole per 2-1 contro il Novara a Chatillon, nel ritiro del club piemontese. E un’informazione che ha sicuramente infastidito la piazza che aspettava e aspetta da tempo la decisione definitiva, dopo che la società rossoblù ha fatto i salti mortali nelle ultime settimane tra i lavori di ammodernamento e nel rispetto dei dettami del professionismo nello stadio Vanni Sanna e con le garanzie assicurate con la domanda di ripescaggio. Domanda tra l’altro accettata e definita in regola dagli stessi organi di controllo della Lega Pro negli scorsi giorni. Ma cosa cambia ora per la Torres? In maniera teorica nulla: i sassaresi erano in attesa e restano in attesa. Il consiglio federale di domani potrebbe scegliere di spostare ogni decisione al 2 agosto, data della compilazione dei calendari (che già in passato sono stati stilati anche con una o più squadre mancanti e inserite con X o Y in attesa dei nomi definitivi).
Va anche sottolineato però che nei confronti del Campobasso la giustizia sportiva ha completato il suo corso e ha escluso i molisani dal campionato. Quindi la terza serie potrebbe anche decidere di andare avanti fino alla decisione definitiva della giustizia ordinaria e poi di seguito prendere una scelta definitiva. In passato ci sono stati casi di reintegro all’ultimo e anche di rimborso senza reintegro in terza serie. Fattivamente la Torres in caso potrebbe anche costituirsi come parte civile schierandosi al fianco della Figc in questa causa.
A Sassari come è normale che sia saranno insomma ore di apprensione per una piazza che attende da tempo il ritorno tra i professionisti, ma al tempo stesso serve e urge una certa razionalità. Anche perché di fatto nulla è stato deciso e nulla è concretamente cambiato, sicuramente però questo dilatarsi dei tempi definitivi influenzerà ancora di più la costruzione della rosa con il club che aspetta l’iscrizione in Serie C per poter tesserare i nuovi giocatori e dare maggiori certezze a una squadra che comunque nel ritiro di Arona sta già costruendo una propria identità e un proprio gruppo. Gran parte del futuro passerà dagli uffici del Consiglio Federale di domani, in una vicenda che fin qui non ha lesinato i colpi di scena.
Roberto Pinna