Aspettando i lavori per la messa in sicurezza e l’adeguamento alle norme per gli impianti legati agli eventi del calcio professionistico, oltre che all’annunciata ai nostri microfoni dal sindaco Giuseppe Mascia apertura della tavola rotonda tra Comune di Sassari e la proprietà della Torres Abinsula per disegnare il progetto del nuovo stadio, per il Vanni Sanna è aperta la corsa contro il tempo con la burocrazia.
La situazione
Nella nuova variazione di bilancio fatta da Palazzo Ducale ci sono 117 mila euro destinati all’impianto che ospita la Torres nel girone B della Serie C. Soldi che servono per una serie di piccoli interventi richiesti, e obbligatori, dalla commissione pubblici spettacoli. Fin qui sembrerebbe roba di poco conto, l’aspetto da tenere in considerazione è solo il timing. Specie considerando i tempi della politica. Perché la commissione chiede che tali finanziamenti portino a degli interventi entro e non oltre il prossimo dicembre. Una sorta di corsa contro il tempo con un mese a disposizione dell’amministrazione comunale per evitare l’inagibilità del Vanni Sanna.
Il commento
Chiariamolo subito, non c’è la volontà da parte di nessuno di costringere la Torres a migrare verso altri stadi per alcune partite. La squadra di Alfonso Greco sta bene al Vanni Sanna davanti alla propria gente. E anzi, i nuovi interventi di messa in sicurezza. Realizzabili, sulla carta, in poche giornate permetteranno anche l’ampliamento dei posti a sedere all’Acquedotto. Come sottolineato sulle righe della Nuova Sardegna oggi, mercoledì 30 ottobre, in edicola dall’assessore alle Finanze Giuseppe Masala: “Questi nuovi interventi ci permetteranno di portare la capienza totale a 6.200 posti, dando così maggiore dignità all’impianto che deve essere al passo delle ambizioni della Torres in Serie C”..
Roberto Pinna