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Torres, cinismo ed equilibrio: ad Arezzo una grande risposta

Guiebre esulta con i compagni dopo il gol vittoria in Arezzo-Torres | Foto Ufficio Stampa Arezzo Torres
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Come è bella questa Torres da trasferta. I rossoblù di Alfonso Greco si conferma la migliore squadra del girone B della Serie C per punti fatti lontano dal proprio campo. Con l’1-0 cinico e solido infilato in casa dell’Arezzo i sassaresi sono saliti a quota 30 punti ottenuti lontano dal Vanni Sanna. Non male se consideriamo che in totale sono 53 per Antonelli e compagnia. Ben sette punti in meno all’Acquedotto per la Torres, pur avendo giocato fin qui 14 gare in casa e 13 in trasferta.

Dati
E di fatto il divario attuale dalla vetta sta un po’ tutto in questa differenza tra l’andamento corsaro in esterna e quello alle volte timido tra le mura amiche, come si diceva un tempo. Per fortuna degli uomini di Greco però l’ottima prova contro l’Arezzo porta a una parziale rimonta sulle prime della classe. La Ternana, infatti, ha perso a Campobasso e ora ha solo un punto di vantaggio sui rossoblù, mentre l’Entella ha pareggiato in casa del fanalino di coda Legnago e ora è a +5 sulla Torres. Un elastico continuo che di weekend in weekend a volte esalta e altre volte preoccupa i tifosi, ma sicuramente un rendimento incredibile per i sassaresi che nelle ultime 10 giornate hanno lo stesso ritmo della capolista Entella (10 punti). Torres che nelle ultime dieci giornate è anche la squadra del girone che ha subito meno gol: appena 5 reti (come il Rimini).

Percezione
Ad Arezzo la Torres si è confermata squadra cinica e matura. Aspetto che a tratti in casa invece è mancato. Una rosa che può ancora fare a meno dei gol di Zamparo, che nell’ultimo periodo sta chiedendo più sacrificio che presenza sotto porta a Fischnaller, che non sta avendo a disposizione Dametto, che sta recuperando solo ora Zecca e che ha usato con il contagocce Mastinu. Giusto per far capire la qualità del capitale umano che ha Greco tra le mani. A livello di tattica ed equilibrio ci sta che il tecnico romano al termine delle varie partite e prima di ogni sfida abbassi i toni, però, nonostante tutte le difficoltà del caso, dalla crisi di risultati di novembre a una stagione con un terreno di gioco non sempre in buone condizioni e con delle strutture di allenamento provvisorie in attesa dell’importante lavoro che Abinsula sta facendo sul campo di Latte Dolce per la prima squadra, pare sempre più evidente che questa Torres possa valere serenamente il primo posto. Al di là delle frasi di facciata. Chiaramente se parliamo di qualità della formazione e delle sue alternative creata dalla società sassarese e se a quella ci limitiamo. E d’altronde è a quella che guarda il tifoso medio, che riempie lo stadio e compra il merchandising con tanto di loghi di mamma Regione, in attesa che tutti gli altri tasselli vengano messi al posto giusto.

Futuro
Il prossimo impegno in casa contro un Pontedera a caccia di punti per l’ultimo treno playoff dopo la sconfitta con il Carpi è la trappola da non sbagliare per poi andare a Terni a giocarsi il tutto per tutto nello scontro diretto. Con la Torres che avrà tutti gli scontri diretti in esterna, a Chiavari con l’Entella il 30 marzo. Cosa che, visto il rendimento in trasferta dei rossoblù, potrebbe anche non essere uno svantaggio, anzi. Marzo sarà il mese del tutto per tutto per sognare la Serie B diretta a Sassari. Si inizia con la gara alla Ternana e si chiude con l’Entella, come detto, nel mezzo il Legnago in casa, da vincere a tutti i costi, le trasferte alla portata con Perugia e Pianese e poi il sempre ostico Rimini al Vanni Sanna, prima di andare in Liguria dall’attuale capolista. Lo spirito deve essere quello della società che non ha nulla da perdere, che è consapevole di essere una grande squadra e che non si fa condizionare da commenti di stampa e piazza. Aspetto dove una realtà giovane nella gestione del club come questa Torres può ancora crescere. Restare attaccati al treno del primo posto non solo si può per questi rossoblù, ma visti certi numeri recenti diventa quasi un obbligo. Anche perché dopo il pari interno con il Gubbio poteva esserci il rischio di mollare la presa e invece la Torres ha risposto in maniera forte e a rallentare sono state le altre, in un continuo cambio di percezione dell’andamento del campionato che può aiutare chi insegue.

Roberto Pinna 

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