Prima volta sotto i 38″ per una staffetta italiana e finale olimpica raggiunta: la 4×100 del duecentista Fausto Desalu, del neo campione olimpico Marcell Jacobs e dei sardi Filippo Tortu e Lorenzo Patta non ha deluso le aspettative e ha anzi stupito in una difficilissima batteria.
Per gli azzurri è arrivato il terzo posto a soli 3 centesimi da Cina e Canada che fa ben sperare anche per la finale che sarà disputata domani (6 agosto) alle 15:50 italiane. Il velocista oristanese è stato colui che ha aperto la corsa, testimone a Jacobs e poi curva con Desalu: il rettilineo finale è stato di Tortu che si è arreso solo alla Cina e alla straordinaria rimonta del canadese De Grasse, neo campione dei 200 metri. Delusione invece per il team USA solo 6° e fuori dalla finale che vede la Giamaica favorita (miglior tempo nell’altra batteria in 37″82).
“Ero abbastanza tranquillo – le parole di Patta- soltanto stamattina ho sentito un po’ di ansia appena sveglio. Penso che la mia frazione sia andata discretamente bene, nonostante il gran caldo”. Il brianzolo di origini tempiesi ha aggiunto sempre ai microfoni della FIDAL: “Sapevamo di poter entrare in finale ed eravamo qui per questo Era giusto non porsi limiti e non l’abbiamo fatto. I cambi sono stati leggermente in sicurezza perché volevamo prima di tutto arrivare al traguardo. Adesso dobbiamo soltanto pensare a recuperare il più velocemente possibile, oggi sembra di aver fatto un 400 a testa perché è stato veramente faticoso, sia il riscaldamento, sia la gara stessa: troppo caldo. Ora siamo tra i migliori, pronti a giocarcela. Mi sento di ringraziare anche gli altri staffettisti che sono qui, Davide Manenti, Antonio Infantino e Wanderson Polanco, ma anche Federico Cattaneo e Roberto Rigali che non sono a Tokyo ma che ci hanno accompagnato in questi anni”.