Due maggio 2021, Napoli-Cagliari è scontro fondamentale per la rincorsa salvezza dei rossoblù di Leonardo Semplici. Quando ormai la partita è vicina al fischio finale ecco spuntare Nahitan Nández che sul pallone messo in area da Duncan sorprende alle spalle Hysaj e batte Meret per l’1 a 1 finale. È l’ultimo gol siglato dall’uruguaiano con la maglia del Cagliari, 22 mesi senza più mettere il proprio nome nel tabellino dei marcatori.
Libero
Nández è tornato in campo contro il Genoa, la mossa di Claudio Ranieri tra primo e secondo tempo per provare a dare maggiore brio alla fase offensiva rossoblù. Un assenza lunga quattro giornate, il problema al legamento del ginocchio patito in allenamento che ha tolto all’allenatore del Cagliari uno dei suoi pilastri nella rincorsa alla promozione in Serie A. Sono bastati pochi minuti al León per dimostrare la propria importanza, largo a destra nel 4-4-2 Nández ha dato ritmo e intensità a una manovra fino a quel momento poco efficace. La condizione ottimale ancora lontana, così dopo venti minuti nei quali la lontananza dal campo sembrava ormai un lontano ricordo la fatica ha presentato immediatamente il conto. Una conclusione da buona posizione stretta troppo e terminata sul fondo, alcuni cross che non hanno raggiunto Lapadula e Pavoletti, un certo nervosismo quando la spia della riserva si è accesa e la testa ha perso lucidità. Ranieri però ha comunque ritrovato una pedina cardine che potrà permettergli di lavorare ancora di più sul 4-4-2, con Nández pronto a prendere posto sulla corsia di destra come ai tempi del Boca Juniors e di quella nazionale persa quando i Mondiali in Qatar erano vicini.
Riscatto
Sembrano lontanissimi i tempi delle polemiche, del desiderio di salutare la Sardegna per provare la sfida dell’alta classifica altrove. Passata la tempesta dopo la fumata nera del trasferimento all’Inter, Nández ha vissuto una caduta libera culminata con la retrocessione in Serie B in maglia rossoblù. Una stagione negativa sia in campo che fuori dal campo, prestazioni al di sotto delle aspettative e l’infortunio che lo ha tenuto ai box per quasi tutta la prima parte del 2022. E i problemi personali ad aggiungere ulteriore carico. La discesa in cadetteria dopo la notte di Venezia una sorta di momento chiave per il suo futuro. Restare o ripartire dal basso per provare a riportare il Cagliari in Serie A? La risposta è stata un no alle avances, l’ultimo giorno di mercato a metà tra l’addio e la permanenza fino alla decisione definitiva di rimanere nell’Isola. Perché Nández ha trovato a Cagliari città la tranquillità dopo mesi tempestosi, l’amore per la città come elemento decisivo per ridare alla piazza quanto perso in Laguna il 22 maggio. Ora l’obiettivo è rimasto quello di inizio stagione, superare il passato e provare a trascinare la squadra verso il ritorno nella massima serie. Che sia direttamente – difficile – o attraverso i playoff, il León ha in testa soltanto il presente, mentre per al resto ci sarà tempo e modo di pensarci.
Futuro
Tema aperto e mai chiuso quel contratto in scadenza a giugno 2024 e che porterebbe – restando così le cose – Nández a potersi liberare a zero. L’acquisto più oneroso della storia del club rossoblù che dai 40 milioni di euro della famosa clausola lascerebbe la Sardegna senza alcun guadagno per il presidente Tommaso Giulini. Una beffa, a maggior ragione ripensando alle offerte rispedite al mittente – Leeds e soprattutto West Ham in Premier League, Napoli, Juventus, Torino, Monza e su tutte l’Inter in Serie A – e a una crescita esponenziale che è diventata una parabola discendente alla voce valutazione. Senza l’allungamento dell’accordo diventerebbe complesso anche raccogliere una cifra pari al suo valore la prossima estate, d’altronde da gennaio 2024 il León – a oggi – sarebbe libero di accordarsi con altri club senza passare dal Cagliari in vista del primo luglio 2024. Cagliari che preme per il rinnovo, provando a convincere Nández con ogni mezzo possibile. Ma trovando, per ora, un muro insormontabile. Non tanto per assenza di volontà, anzi, piuttosto perché il classe ’95 di Punta del Este vuole restare concentrato al 100% sul campo e rimandare ogni discorso a giugno. Una questione di focus, ma non solo. L’arrivo di Claudio Ranieri ha portato anche la rinnovata speranza di risalire la china a livello personale e quella di sognare nuovamente quella Serie A che sembrava lontana a fine 2022. La categoria sarà così fondamentale per ogni discorso relativo al contratto, un’altra stagione in Serie B difficile da immaginare nonostante l’amore per l’Isola, mentre riconquistare il paradiso in rossoblù aprirebbe decisamente la porta a un allungamento dell’accordo. Conditio sine qua non, così come quella di mettere da parte ogni trattativa fino al prossimo giugno, senza pressioni o tentativi ulteriori di convincimento. Calma e sangue freddo, l’obiettivo solo la prossima partita di settimana in settimana, partendo dalla sfida contro il Brescia di domenica 5 marzo alle 15 al Rigamonti. Occasione per ritrovare la vittoria in trasferta che manca da sei mesi e, magari, quel gol che è atteso da ormai due anni. Contro le Rondinelle, squadra che vide all’allora Sardegna Arena l’esordio in Serie A di Nández il 25 agosto del 2019. Per il contratto ci sarà tempo, ora la priorità è rispondere alla richiesta di Ranieri di avere più gol dai centrocampisti e di correre il più possibile per provare a raggiungere il sogno promozione.
Matteo Zizola