agenzia-garau-centotrentuno

Suazo: “La promozione in A col Cagliari vale uno Scudetto”

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

David Suazo è stato ospite nel pomeriggio di Sky Sport 24: ecco alcune delle sue dichiarazioni.

Sul presente: “Ora sono a Cagliari, in attesa che la situazione si normalizzi. Giocatore o allenatore? È sempre bello giocare con le leggende, è un piacere incontrarsi con gli amici e poi sono anche tra i più giovani quindi faccio ancora la differenza (ride ndr). Voglio però proseguire con la carriera di allenatore, sono felice di questo percorso ma anche consapevole che sia molto difficile. A Cagliari ho avuto più di 15 allenatori e questi mi hanno sempre lasciato qualcosa, vorrei consolidarmi e magari fare un percorso come D’Aversa, Juric e De Zerbi che ormai in Serie A sono una realtà”. 

Sul passato a Cagliari: “In Sardegna sono stato 8 anni, qui mi sono ambientato e ho capito il calcio italiano. Gli ultimi 3-4 anni a Cagliari sono stati molto belli. È stato bello fare il 100° gol col Cagliari contro il Livorno, arrivare a oltre 100 gol con la maglia del Cagliari è stato gratificante. Meglio lo Scudetto con l’Inter o la promozione col Cagliari? Li metto alla pari, il 2003/2004 per noi è stato come uno Scudetto: non andavamo in A da 4 anni e in quegli anni sono cresciuto tanto”.

Poi il passaggio all’Inter: “Dopo 8 anni bellissimi lasciare la Sardegna non è stato facile, Cagliari fa parte della mia vita tant’è che vivo ancora qua: però quando arriva una proposta importante, un giocatore deve valutarla e provare altre realtà. Per fortuna io l’ho vissuta bene, vincendo e allenandomi con mister di qualità che ti insegnano tanto.  All’Inter c’era grande competizione, hai meno possibilità di sbagliare e un po’ mi è mancata la costanza. Mancini e Mourinho sono due vincenti, Mancini mi ha voluto fortemente e mi ha dato molto in termini di movimenti. Mi diceva “Devi capire che non sei più al Cagliari”. Vincere il campionato nell’anno del centenario è stato molto bello, una festa fantastica per tutti lì a Parma. Giocatore più forte? Ho imparato da tutti i grandi con cui giocatori: per primi Fabian O’Neill, uno dei giocatori più forti passati per Cagliari, e Gianfranco Zola. Poi c’è stato Ibrahimovic, un giocatore che poteva vincere da solo, e tanti altri come Eto’o, Figo e Milito. Triplete con l’Inter? Sì lo sento un po’ mio perché ho vissuto comunque sei mesi intensi e ho fatto sempre il tifo per l’Inter anche quando sono andato al Genoa”. 

 

 

 

 

 

 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti