agenzia-garau-centotrentuno

Suazo: “Cagliari realtà unica. Ranieri ha saputo unire, sostituirlo sarà difficile”

L'ex attaccante del Cagliari David Suazo
sardares
sardares

È ai nastri di partenza la terza edizione del Memorial Gian Piero Galeazzi, torneo di padel che vede la partecipazione di uomini dello sport, dello spettacolo e del giornalismo sportivo unirsi per ricordare la figura dello storico cronista Rai scomparso nel 2021. Tra i partecipanti anche David Suazo: l’ex attaccante del Cagliari è intervenuto ai nostri microfoni per parlare dei rossoblù e della salvezza ottenuta. Le sue parole.

Sull’incontro con Zola ed Esposito

“Vedere due amici così dopo tanto tempo è bello. Vedere Mauro con i capelli bianchi, ma anche pensare a me e a quando mi facevo le treccine…Vuol dire che un po’ di tempo è passato (ride, ndr). Però l’importante è l’amicizia che ci unisce ancora in questi anni. Il padel? Io mi dissocio, lascio il compito a quelli forti (ride, ndr). Ma spero di divertirmi”.

Sulla salvezza

“È stata una salvezza sofferta, per tutto quello che è successo durante l’anno. Penso che il Cagliari, nonostante le tante partite perse e le sofferenze vissute in molte partite, abbia meritato di salvarsi. Soprattutto guardando al rendimento in casa. Questo è stato il grande merito di mister Ranieri, che è stato capace di creare un rapporto fortissimo tra i ragazzi, la tifoseria e la società, che ha creduto sempre nel tecnico. Non so quante società avrebbero avuto la forza di resistere dopo delle serie negative come capitato. La dirigenza però evidentemente sapeva del lavoro di Ranieri, lui ha dimostrato ancora una volta di saper fare quello per cui era stato chiamato. Il bello di questa salvezza è che Ranieri ha sempre detto che il Cagliari si sarebbe salvato all’ultima giornata e penso che questo sia stato il messaggio migliore, perché ha fatto credere a tutti fino in fondo che raggiungere l’obiettivo fosse possibile”.

Sull’affetto della tifoseria

“Penso che la Sardegna sia una realtà unica. Quando sono andato a vedere la partita contro il Monza sembrava che fosse un derby, con tutta una parte dello stadio rossoblù. Questo fa capire quanto la gente ci tenga. Da giocatore questo supporto lo senti, io l’ho avvertito sulla mia pelle. E penso per questo che tutti coloro che hanno raggiunto la salvezza se la porteranno per sempre dietro. I tanti giovani? Questo è uno degli aspetti migliori, ci sono tanti giovani che possono emergere”.

Sull’assenza di un attaccante da doppia cifra

“In realtà l’assenza di un bomber è un aspetto che rende ancora più importante la salvezza. Quando tu vedi che il miglior marcatore della squadra è stato Viola, che non era nemmeno titolare, ti fa pensare che sia strano che il Cagliari si sia salvato con una giornata d’anticipo (ride, ndr). Ma questo rimarca il lavoro che è stato fatto, salvarsi senza un attaccante da doppia cifra non è facile e dice tanto su quanto accaduto”.

Su Ranieri e sul futuro

“Il carisma di Ranieri era unico. Ora sicuramente il lavoro per la società sarà difficile, così come per il tecnico che arriverà. Non saprei dire che allenatore possa essere adatto per il futuro, è possibile poi che molti ragazzi non rimangano, altri dovranno tornare alla loro squadra. Sarà complesso, sicuramente il nuovo tecnico determinerà la costruzione della squadra. Difficile davvero dire quale allenatore possa essere quello ideale, ma sono sicuro comunque che la società farà un grande lavoro perché sa il valore del vuoto che dovrà essere colmato”.

Sulla prossima stagione

“Mi aspetto massimo impegno. Dopo una promozione e una salvezza all’ultimo pelo, penso che il Cagliari, anche guardando all’affetto della gente e allo stadio sempre pieno, possa partire bene e fare un campionato degno”.

La Redazione

Condividere su

Commenti

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox