Già nel giorno dopo la promozione in Serie A degli uomini di Ranieri, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sembrava voler mandare un messaggio alla Regione. “Nulla è impossibile se si dà tutto e si lavora per lo stesso obiettivo: adesso uno stadio da serie A. Noi siamo pronti!” aveva scritto sul suo profilo Facebook il primo cittadino del capoluogo. Quasi nel tentativo di sollecitare nuovamente l’altro interlocutore istituzionale sulla questione del nuovo stadio rossoblù. Un dibattito che il Cagliari osserva dallo sfondo, in attesa di novità che possano avvicinare l’inizio dei lavori.
Parole
Nella mattinata di oggi, mercoledì 15 giugno, ancora una volta Truzzu ha provato a pungolare la Regione. “Il tema è fare lo stadio. Per fare lo stadio servono i soldi“, ha affermato il sindaco cagliaritano ai microfoni dell’Ansa. Con un riferimento all’attesa dei 50 milioni messi in campo dall’emendamento votato in Consiglio Regionale lo scorso febbraio, ma che non sono ancora trasformati in qualcosa di concreto, come già denunciato a metà maggio durante la conferenza di presentazione del villaggio sportivo di Monte Mixi. “Se i soldi li danno al Comune chiusa la conferenza decisoria andiamo in consiglio per approvare il Pef (piano economico e finanziario, ndr). Fatto quello si fa la gara. Senza i soldi però non mi posso muovere” ha chiuso Truzzu. Parole chiare che segnano la momentanea distanza tra le istituzioni di Via Roma, con Palazzo Bacaredda che comunque attende nuovi segnali, in vista soprattutto della Conferenza di Servizi fissata per il prossimo 3 luglio.
La Redazione