Lo scontro all’interno della maggioranza del Consiglio regionale ormai non è più un segreto. Il voto favorevole all’emendamento presentato nella giornata di ieri, martedì 1 agosto, che porterebbe alla sola permanenza del nuovo stadio di Cagliari tra le opere previste dall’accordo di programma dello scorso febbraio (qui per leggere le parole del consigliere dei Progressisti Agus che ha presentato l’emendamento), è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Otto i cosiddetti franchi tiratori tra i banchi della maggioranza, con la situazione che ora appare incerta in attesa della reazione politica del presidente della Regione Christian Solinas.
Risposta
Una risposta di Solinas è già arrivata nella giornata di ieri, con una lunga riflessione in cui – secondo quanto riportato da L’Unione Sarda – il presidente ha parlato di un “ennesimo pasticcio sulla pelle dei sardi da parte di una minoranza che non si cura dei loro bisogni, come ospedali o alloggi per studenti capaci e meritevoli, coadiuvata da un manipolo di voltagabbana che si nasconde dietro il voto segreto per conservare i posti di potere che occupano da tempo“. Il presidente della Giunta ha poi affermato che l’emendamento non cambia nulla, ma che invece possa ulteriormente rafforzare l’iter per le altre strutture previste dall’accordo di programma originario. Soprattutto quello per il nuovo ospedale cittadino, opera che ha creato insieme allo stadio più dissidi con il Comune del capoluogo. Aula consiliare di Cagliari che sempre nella giornata di martedì 1 agosto si è riunita, senza però discutere del tema stadio durante la seduta. Si attendono nuovi sviluppi, con il Collegato che impegnerà ancora il Consiglio per diverse sedute. L’obiettivo della maggioranza, nonostante la spaccatura, potrebbe essere quello di approvare la norma entro la pausa di ferragosto.
La Redazione
