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Stadio Cagliari | Macciotta: “Incontro proficuo. Polemiche? Tanto rumore per nulla”

Giuseppe Macciotta, assessore allo sport del Comune di Cagliari
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Al termine dell’incontro a Palazzo Regio (sede della Città Metropolitana di Cagliari) tra le delegazioni di UEFA, FIGC, Comune di Cagliari e Cagliari Calcio sul nuovo stadio del capoluogo isolano, l‘Assessore allo Sport del Comune di Cagliari Giuseppe Macciotta ha fatto il punto sul progetto.

L’incontro
“Un incontro estremamente proficuo nel quale abbiamo potuto verificare il percorso dello stadio che prosegue dopo anni di rallentamenti di natura burocratica e ambientale. Possiamo dire che in poco meno di un anno dall’insediamento di questa giunta, si è pervenuti alla conclusione del percorso ambientale e al deposito del progetto definitivo. A breve ci sarà il deposito del piano economico finanziario che consentirà all’amministrazione di bandire la gara di evidenza pubblica dal quale uscirà fuori il soggetto che non necessariamente sarà il Cagliari Calcio, che è il soggetto proponente di questo project financing, ma il progetto viene messo a gara e le risultanze sono incerte, questo lo dico per chiarezza e trasparenza”.

Le polemiche in Comune
“La risposta del sindaco è stata decisa e puntuale, direi che c’è stato tanto rumore per nulla. L’opposizione ha ritenuto di evocare pecche di natura contabile inesistenti. Il finanziamento regionale di 50 milioni era stato disposto con il vecchio accordo di programma nel 2023 e reiterato nel 2024, reso esecutivo a metà di quest’anno e andava riproporzionalizzata la distribuzione delle risorse alla luce del cronoprogramma. Non c’è stata alcuna diminuzione di risorse, si riparte dai tempi di esecuzione delle risorse. Proviamo a immaginare una gara che finisca nei primi mesi del 2026, lavori che iniziano entrano l’estate del 2026 e poi si prosegue secondo programma. Semplicemente è stato un adattamento delle risorse ai tempi dell’opera, pensata a uno stadio diverso che ora conta 30mila spettatori come richiesto dall’Uefa, come condizione per essere tra le città di Euro 2032. L’importante è che l’Amministrazione sia sempre in grado di rispondere, contabilmente non c’è nessun problema neanche sui 10 milioni di euro che rappresentano il contributo comunale per la demolizione del vecchio stadio. Il contributo rimarrà immutabile, così come quello della Regione Sardegna, la parte pubblica ha fatto il suo dovere. Il contributo esiste e si consumerà per 2,5 milioni sulla commissione di validazione del progetto per un contratto già esistente. Ci sono le risorse per demolire lo stadio vecchio e forse anche per trarre qualche risorsa dal riutilizzo dei materiali. Tutto va bene, andiamo avanti, la differenza tra la parte pubblica e il costo dello stadio è onere della parte privata che farà ricorso agli strumenti di finanziamento ordinario pubblici, privati, mezzi propri e con il finanziamento del governo appena approvato dalla Camera. Se il progetto va avanti lo stesso senza i 40 milioni di euro di finanziamento? Questo è un problema che riguarda la società proponente, noi siamo convinti che il progetto anche sul piano economico finanziario possa camminare sulle proprie gambe e consentirci di portarlo a gara entro la fine dell’anno o i primi mesi del 2026. L’amministrazione è presente e attenta, soprattutto scrupolosa nell’applicazione delle norme. Siamo convinti che il progetto sia appetibile, anche le manifestazioni di assenso di FIGC e UEFA testimoniano che il progetto per la sua modernità e per le sue caratteristiche energetiche può cogliere nel segno anche sul piano delle reperibilità delle risorse. Ma almeno questo non è un problema che riguarda l’amministrazione”.

dall’inviato Francesco Aresu

 

 

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