Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini è intervenuto a Firenze in occasione della presentazione della nuova tappa della mostra itinerante dei Giganti di Mont’e Prama, un’iniziativa inserita all’interno della campagna di comunicazione – portata avanti congiuntamente dalla società rossoblù insieme alla Fondazione Mont’ e Prama – per valorizzare i Giganti del Sinis e, più in generale, il patrimonio storico-culturale della Sardegna. Queste le sue parole dalle Gallerie degli Uffizi, davanti a tifosi, appassionati e ai rappresentanti dei Circoli sardi.
L’auspicio
“Spero che presto i Giganti – ha detto Giulini durante il suo intervento – possano arrivare anche in un’area museale ad hoc dentro il nuovo stadio di Cagliari. Siamo la città e il Club più vicini alla conclusione di un percorso di questo tipo: in due mesi dovremmo arrivare alla Pubblica Utilità, quindi è plausibile che a cavallo tra 2023 e 2024 si riesca a demolire il vecchio Sant’Elia e intravedere davvero la strada per avere finalmente un’opera che sia eccellenza per la Sardegna”.
Sullo stadio
Inevitabile, poi, il riferimento del patron rossoblù sul nuovo stadio Sant’Elia, il futuro “Unipol Gigi Riva”: “In Italia siamo molto indietro, il Ministro dello Sport Andrea Abodi, cui ormai mi lega amicizia sin dal 2015 quando iniziammo il nostro cammino per il nuovo stadio, ha sollecitato la nomina di un commissario straordinario. So quanto ci tiene, spero riesca nel suo intento di nominare il commissario e dare una svolta sul fronte stadi. Noi saremmo gli unici a non avere bisogno di un commissario, dal momento che il nostro progetto è già in fase avanzata. È importante sollecitare la Regione Sardegna e il presidente Solinas, manca solo questo contributo pubblico per l’equilibrio economico finanziario dell’opera. È già in finanziaria, basterebbe formalizzare l’accordo di programma con il Comune. Così si potrebbe arrivare a uno stadio totalmente sostenibile, con forti connotati di sardità, in grado di ospitare eccellenze come magari anche gli stessi Giganti, a rinforzare ulteriormente quel connubio tra calcio e cultura che sappiamo essere potentissimo”.
La Redazione