Un’idea nata quasi per gioco, poi diventata una passione e infine una vera e propria attività agonistica. È la storia recentissima della squadra di hockey femminile over 30 della Fortitudo Cagliari, associazione sportiva dilettantistica al femminile nata come spin off dalla sezione hockey della Polisportiva Ferrini.
L’idea è partita da una necessità vissuta da diverse mamme, alcune delle quali ex hockeiste a livello nazionale. che, accompagnando i propri figli o figlie a fare hockey, si ritrovavano sedute sulle tribune in attesa della fine dell’allenamento. Un’attività troppo “statica”, spesso in preda alle intemperie, non certo l’ideale per persone dinamiche come Nicoletta Ledda, moglie di Vittorio Sirigu e mamma di Anita e Matilde, una famiglia da sempre impegnata sul prato o Elisabetta Uda e Maria Luisa Deiana, madri rispettivamente di Luca Sulanas e dei fratelli Nicola e Beatrice Palmas, talenti delle formazioni di A1, maschile e femminile.
Da lì la domanda: perché non approfittare dell’occasione per allenarsi, sfruttando il fatto di essere già all’interno della struttura della Ferrini, per molte di loro una sorta di seconda casa? E così è nata l’idea di fondare una squadra di hockey femminile all’interno della galassia Ferrini, chiamandola Fortitudo e mettendo insieme le qualità di chi già aveva calcato quei campi fino a qualche anno prima e la voglia delle novelle hockeiste, alcune alla primissima esperienza con la disciplina. Ma subito la società presieduta da Rossana Rossi – ex atleta (Aquila e Cus Cagliari) e hockeista (Cus Cagliari e Ferrini) – ha voluto alzare l’asticella, tanto da iscrivere al campionato di A2 nazionale e fare agonismo contro avversarie soltanto anagraficamente più giovani ma non nello spirito, ovviamente nel rispetto di tutte le normative anti-Covid previste in questo periodo. E il prossimo mercoledì ci sarà il debutto, in quella che è la seconda stagione di attività, contro la Ferrini in una sorta di derby in famiglia.
Il Mamanet: che cos’è?
Ma oltre all’hockey su prato la Fortitudo ha ampliato la propria attività verso diverse discipline molto in voga, come padel, fitness, padbol, e mamanet, tutte organizzate da Aics. La stessa Nicoletta Ledda ha da poco conseguito il diploma di primo e unico istruttore Mamanet di primo livello in Sardegna e che lo stesso formatore e allenatore internazionale verrà in Sardegna per un seminario divulgativo. Ma cos’è il Mamanet? È una nuova disciplina sportiva, nata in Israele e conosciuta ancora poco nel nostro Paese: una pratica in rapida diffusione e in grado di coinvolgere anche le donne che da anni hanno deciso di abbandonare ogni tipo di attività motoria.
“Portare i figli a praticare a fare attività sportiva va benissimo, ma non dimentichiamoci che anche le madri hanno bisogno di muoversi e di socializzare fra loro e il Mamanet è uno sport nato per aggregare e per rendere possibile l’attività fisica anche a chi non ha mai praticato uno sport di squadra. Le regole sono più o meno quelle della palla rilanciata che qualcuno ricorda ai tempi del liceo. Una rete di pallavolo, sei atlete in campo, palla bloccata e schiacciata dall’altra parte”. Un gioco semplice e, proprio per questo, adatto a portare in palestra anche persone non in proprio in forma smagliante, ma soprattutto al femminile.
Francesco Aresu