Marco Spissu e l’Italbasket si preparano alla seconda fase del Mondiale di basket. Gli azzurri guidati da Pozzecco e capitanati da Gigi Datome esordiranno domani, venerdì 1 settembre alle 10 nel girone I contro la Serbia: una gara già decisiva per il prosieguo del cammino nella competizione. Il playmaker sassarese ha parlato del momento della selezione e personale sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Di seguito un estratto dell’intervista.
Sui ricordi delle ultime due sfide e sul nuovo confronto con la Serbia
“Sono ricordi bellissimi. È qualcosa che mi porterò sempre nel cuore. Furono due vittorie fondamentali: la prima per accedere ai Giochi, mentre l’anno scorso per approdare ai quarti di finale. Due motivi in più per cui aspettarceli belli arrabbiati. Ma siamo consapevoli della nostra forza”.
Sulle critiche ricevute durante la prima fase
“Se ne sentono di ogni colore. Purtroppo in Italia si vive di share e di condivisioni. Perdi una partita e sei un giocatore di Serie D, la vinci e sei un fenomeno. Non c’è equilibrio. Noi lo sappiamo e cerchiamo di non pensarci, guardiamo avanti, conosciamo il nostro valore e se perdiamo siamo bravi a voltare subito pagina. Vogliamo sognare”.
Sul percorso fatto negli ultimi 10 anni
“Fa impressione. C’è la consapevolezza che tutti i sacrifici che ho fatto per emergere mi hanno portato qui. Non ho mai mollato anche nei momenti bui e questa maglia azzurra è l’ultimo gradino di una crescita continua. Non ho mai fatto il passo più lungo della gamba”.
Sul momento positivo dello sport sardo e sull’incontro con Patta e Orro
“È bellissimo e mi emoziona. In Sardegna ci sono tanti talenti ed è bello sapere che ognuno nel proprio campo riesce ad affermarsi a livello nazionale. Ci siamo conosciuti alle Olimpiadi e ci accomuna il forte legame alla nostra terra”.
La Redazione
