Marco Spissu è stato il protagonista di una diretta Instagram insieme all’account ufficiale della Legabasket.
Tante le domande e le curiosità arrivate per il numero 0 della Dinamo Sassari che ha scherzato con l’intervistatrice Gaia Accoto e con i tanti tifosi intervenuti. A quarantena ormai ultimata per i sassaresi dopo la trasferta di Burgos, il playmaker biancoblù ha raccontato le sue giornate a casa tra videogiochi e allenamenti: “Faccio un’oretta al giorno senza pause di esercizi: speriamo di poter riprendere presto, significherebbe tornare anche alla normalità. Non è di mia competenza decidere se tornare o meno, ma mi manca allenarmi in palestra e il contatto con la palla. Per ora ho appeso un canestrino con cui allenarmi. Mario Kart? Ora non ci sfidiamo, lo facciamo quando viaggiamo tutti insieme: è un gioco che ci ha unito”.
L’enfant du pays risponde così alle domande sulla Dinamo Sassari: “Mi piacerebbe diventare una bandiera, sicuramente è nei miei pensieri perché qua sono cresciuto ed è la squadra per cui faccio il tifo da sempre. La mia prima volta con questa maglia? Ero piccolo e tremavo, mi sentivo ancora un bambino: ero impaurito, è stata un’emozione speciale. Sassari è uno dei pubblici migliori di Italia; quando le gare contano, il Palaserradmigni si infiamma. La partita che però non dimenticherò mai con la Dinamo è la vittoria della FIBA Europe Cup a Wurzburg e a livello personale ricordo con piacere il derby di Bologna”.
Inevitabile la domanda sul rapporto con coach Gianmarco Pozzecco: “Ci crede molto in me, mi ha sempre spinto tanto: che dire, lo amo e ci tengo molto a lui. Mi ha trasmesso la voglia di vincere, cosa che si vede dai modi in cui sta in panchina: lui vuole vincere sempre. Per me è stato fondamentale, mi ha dato responsabilità e fiducia. Io giocatore di successo? No, penso che il successo sia una componente di squadra e non individuale”.
Le domande si sono poi fatte incalzanti: “Marcare Mike James? Non è stato facile, abbiamo agito di squadra su di lui. Adrian Banks? Un campione, penso si meriti il titolo di MVP e più invecchia e meglio gioca. Polonara? Una relazione importante che va avanti da 4 anni, tra poco ci sposiamo (ride ndr). Spero che un giorno possa tornare a casa sua. NBA? Non la guardo, preferisco l’Eurolega e il nostro campionato. Il quintetto ideale della Serie A? Non ho dubbi, Spissu, Vitali, Pierre, Evans, Bilan”.
Un cenno anche al capitano Nazionale: “Il debutto è stato bellissimo, finalmente è arrivato ed è stato veramente emozionante e spero di poter indossare nuovamente l’Azzurro. I giovani? Spagnolo l’ho conosciuto nel ritiro della Nazionale, è il futuro dell’Italia ed è giusto fargli assaggiare da subito la Nazionale anche i più giovani. Nico Mannion non lo conosco personalmente, ma dai video è qualcosa di incredibile; entrambi rappresentano il futuro”.