In vista della prossima sfida di campionato, di sabato 23 novembre a Ferrara, tra Spal e Torres sulle colonne del Resto del Carlino è intervenuto per parlare della gara il general manager della Dinamo Sassari Federico Pasquini. Appassionato degli spallini da ferrarese doc.
Sulla gara
“Torres e Spal Vivono situazioni diverse. La Spal quella tipica di chi scende dalla Serie A: se non si riesce a risalire subito, poi si innesca una spirale di negatività che è difficile interrompere. Anche perché le aspettative diventano molto alte: quando giochi contro Cristiano Ronaldo si rischia di perdere di vista la realtà, e se ti va male il primo anno in B con il paracadute poi diventa complesso”.
Su Tacopina
“Non è facile gestire una società dagli Stati Uniti: viverla a 360 gradi ogni giorno dall’interno è una cosa completamente diversa e fornisce tanti vantaggi. Quando vedo poi che nella Spal si cambiano direttori e allenatori a ripetizione mi viene da pensare che la stabilità sia venuta meno, e l’assenza di risultati ne è la diretta conseguenza”.
Sulla Torres
“Dopo tanti anni senza solide basi, con la società nelle mani di gente che non la trattava come si deve, finalmente è arrivata una proprietà locale seria che ha riscosso l’entusiasmo di un pubblico appassionato e competente. La Torres ha le basi per la B, vedo più consapevolezza e la società ha l’ambizione di portare la squadra al piano superiore”.
Sulla Dinamo
“Non siamo gelosi della Torres, anzi c’è un forte legame tra i due club. I giocatori della Torres vengono a vedere le partite della Dinamo e viceversa. Avevamo abituato fin troppo bene i tifosi della palla a spicchi: ora stiamo facendo più fatica”.
La Redazione