Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto in diretta al TG2 per parlare di una possibile ripresa del campionato di Serie A.
“Ripresa del campionato? Prima di tutto parliamo di sport perché lo sport non è solo il calcio. Poi indubbiamente la Serie A è un’industria tra le principali italiane e quindi il focus si pone su questo. Però aspettando di analizzare il protocollo sugli allenamenti che farò mercoledì non do la certezza alla ripresa prima degli allenamenti il 4 maggio e poi al campionato a giugno. Riduzione stipendi e rinnovo contratti? Non entro nel valore etico dei compensi, la Serie A vive in maniera diversa dal resto dello sport e dal resto degli italiani. Ogni società sta contrattando in maniera individuale. Io voglio che il calcio e lo sport riprendano ma non posso dare l’ok ora a una ripresa. Prima di capire se possiamo effettivamente farlo. Poi la ripresa eventuale degli allenamenti non significherà ripresa del campionato. Non creiamo questa illusione. Partite in chiaro? Quando ci abbiamo provato con l’amministratore delegato di Sky e con il presidente Dal Pino ho avuto una chiacchierata a dir poco accesa. Noi questa volta se il campionato riprenderà dobbiamo mettere le partite in chiaro proprio per quella funzione sociale che ha il calcio”. Negli stessi minuti il Consiglio di Lega Serie A ha confermato all’unanimità l’intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. “La ripresa dell’attività sportiva–si legge nel comunicato–nella cosiddetta fase 2, avverrà in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e degli addetti ai lavori”.