La squadra di Pierluigi Scotto supera la Nuorese nella finale playoff di Eccellenza con una doppietta del solito Michele Pulina e spera nella post season.
Il Nespoli si tinge di biancoazzurro. Il Sorso batte la Nuorese per 2 a 1 grazie ad una doppietta di Pulina e vince la finale dei play-off del campionato di Eccellenza. Saranno quindi i ragazzi di mister Scotto a disputare i play-off nazionali per tentare l’accesso in serie D e raggiungere il Muravera già promosso.
LA CRONACA – Punteggio che si sblocca subito: al sesto Pulina lavora palla sui venti metri, si avvicina alla mezzaluna e scaglia un destro splendido che si insacca nell’angolo alto alla destra di Semertzidis, inutilmente proteso in tuffo. La Nuorese avrebbe anche l’occasione immediata per rispondere, ma Secchi respinge la conclusione ravvicinata di Palma. I verdeazzurri cercano di gestire il possesso della sfera per rendersi pericolosi, ma alla mezz’ora è ancora il Sorso a sfiorare la marcatura: Ngangue spezza il giropalla barbaricino e si lancia in contropiede trovando sponda in Pulina. La punta biancoazzurra salta Kiwobo in area e cerca il tocco filtrante deviato da Semertzidis in angolo, con palla che sfiora il palo. Al 40’ doppia occasione Nuorese su cui la retroguardia romangina si salva con immensa fatica, prima Cocco anticipa Rosano a porta vuota deviando la palla in corner. Dalla battuta dalla bandierina è Secchi provvidenziale con una parata in tuffo. Sono le prove generali: al 41’ arriva il pareggio della Nuorese. Palla recuperata a centrocampo da Del Rio, tocco sulla destra per l’accorrente Russu che trafigge Secchi con palla sul palo più lontano.
Al rientro in campo dopo l’intervallo è ancora la Nuorese ad insistere, consapevole di non potersi accontentare del pareggio. Al 19’ punizione di Cocco dal vertice destro dell’area e Secchi respinge di pugno con qualche apprensione. La replica del Sorso è affidata ad un calcio di punizione di Pulina al 21’, di poco a lato rispetto al palo della porta. Al 31’ episodio chiave: su un calcio d’angolo da sinistra il signor Caggiari ravvede gli estremi per un calcio di rigore e ammonisce Balla. Dal dischetto Pulina non sbaglia e batte il portiere con un tiro alla sua destra riportando avanti il Sorso. La Nuorese si riversa in avanti e al 82’ in occasione di un calcio di punizione dalla destra tocca Balla in mischia ma Secchi non si fa trovare impreparato e blocca la palla. Nell’incandescente recupero i nuoresi provano con la forza dei nervi a portare la palla in area, ma i romangini sono bravi a gestire la sfera e far trascorrere il tempo senza correre rischi fino al fischio finale e l’apoteosi: il sogno serie D prosegue.
SCOTTO: “GRANDISSIMO CAMPIONATO” – Raggiante Pierluigi Scotto al termine della gara, ai nostri microfoni: “Adesso ci godiamo questa giornata, poi penseremo ai play-off nazionali. Emozioni? Penso di avere una certa esperienza, questo è il quinto play-off che faccio: è il coronamento di due anni di sacrifici, con 122 punti in due stagioni, la squadra meritava questo atto finale. Nei primi 40 minuti abbiamo sofferto, questo mi ha dato fastidio ma poi abbiamo messo il trequartista, guadagnando in distanze e il risultato è meritato”.
FRASCHETTI: “NUORO, È UN ADDIO” – Ovviamente deluso Fabio Fraschetti, tecnico della Nuorese: “Abbiamo buttato via la possibilità di un miglior posto in classifica durante l’anno. Questo ha reso la vita più semplice al Sorso, che oggi aveva due risultati su tre. Non sempre chi gioca meglio vince, dato che penso che da quel punto di vista abbiamo sicuramente fatto meglio noi, ma vince chi sbaglia meno e oggi abbiamo fatto alcuni errori decisivi. Onore e merito a loro, noi eravamo in emergenza con le scelte limitate. Un anno fa siamo retrocessi immeritatamente, quest’anno c’era una squadra nettamente più forte che ha meritato di vincere il campionato. Futuro? Sicuramente non farò più parte di questo progetto, anche perché i numeri nei miei confronti sono impietosi. Auguro alla piazza di Nuoro di tornare presto in Serie D con un altro tecnico, così come dico che farebbe bene a tenersi stretto un presidente come Artedino”.
dall’inviato Claudio Inconis