Siamo ormai a gennaio, l’anno nuovo è iniziato e il calciomercato sta entrando sempre più nel vivo. Il mese di dicembre solitamente per una società calcistica è un mese di pianificazione e di scelte, e così è stato in questa stagione soprattutto in casa Cagliari. Sotto Natale solitamente si è tutti più buoni ma, quando si è in crisi e quando la squadra non dà le risposte che si vorrebbero, bisogna lasciare da parte i romanticismi e prendere decisioni forti. Così hanno fatto ai piani alti della società rossoblù, che non contenti dello spirito dimostrato da Caceres e Godin, hanno deciso di metterli fuori rosa senza badare a palmares e carriera.
Il sondaggio
L’argomento che abbiamo posto sotto la lente di ingrandimento nel sondaggio di queste settimane, fa riferimento proprio a queste drastiche decisioni prese dalla dirigenza rossoblù. La scelta delle pubbliche epurazioni adottata da Giulini e Capozucca è la strada giusta da imboccare oppure no per un Cagliari che insegue una nuova salvezza? Le risposte che ci sono arrivate da voi sono state tantissime. Per il 64% dei nostri lettori quella intrapresa dal patron e dal direttore sportivo cagliaritani, è la strategia corretta perché i due uruguaiani non hanno dato dimostrazione di essere inclini alla lotta e alla causa sarda. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la prestazione dei due difensori contro l’Udinese nel 4-0 casalingo subito dai friulani nella penultima sfida della Serie A prima del Natale. Quella, per il Faraone, è stata l’ultima chance concessa da Mazzarri per il suo riscatto. Occasione che l’ex capitano dell’Atletico Madrid non è riuscito a sfruttare. Commettendo un errore grossolano a soli 4′ dall’inizio che ha regalato il vantaggio ai bianconeri. Per Caceres il rendimento è stato altalenante. Dopo un inizio difficile ha dato prova di buone prestazioni con Venezia e Sampdoria, trovando il gol contro i blucerchiati e l’assist del momentaneo vantaggio di Keita in casa contro i lagunari. Dopo queste buone uscite el Pelado è stato costretto a un turno di pausa per un fastidio alla caviglia. Il difensore nativo di Montevideo, è riuscito a trovare minuti nel nervoso finale contro il Bologna, facendosi espellere per una pallonata sferrata a un giocatore avversario. Da quel momento buio totale, solo prestazioni non all’altezza rispetto a quello che ci si aspettava quando è stato acquistato da svincolato a fine estate. Dopo i primi giorni del mercato invernale, la dirigenza ha continuato la strada intrapresa a dicembre con le epurazioni, ringiovanendo la rosa e dando una sterzata decisa rispetto alle politiche adottate per gli acquisti estivi. L’esperienza lascia spazio alla voglia di dimostrare e di riscattarsi. Epurazioni, giovani e voglia di mettersi in mostra; sono questi gli ingredienti per riuscire a conquistare una salvezza che da obiettivo si è trasformata in impresa. Per il 36% di voi comunque, nonostante la prima vittoria del 2022 a Genova contro la Sampdoria, la strategia delle epurazioni non era il primo passo da compiere in questo periodo della stagione per inseguire la permanenza in massima serie. Chi avrà ragione? Come sempre le risposte definitive le può dare solo il campo.
Andrea Olmeo