Il portiere originario di La Caletta ha rilasciato una lunga intervista all’Unione Sarda, di cui vi proponiamo un breve estratto.
Così Salvatore Sirigu ai microfoni dell’Unione Sarda: “Sono legato a questa squadra da un affetto speciale, il Cagliari rappresenta la Sardegna e lo seguo con simpatia, ma non c’è mai stato nulla di concreto, nessun contatto. Purtroppo, quello che può piacere non sempre si realizza, ma non si sa mai. Nel frattempo mi concentro sulla mia squadra: il Torino non è solo un club glorioso, è appartenenza, identità e una storia unica”.
Sul tema razzismo: “Il razzismo esiste da sempre nel calcio, come nella società e non riguarda solo il colore della pelle. Però bisogna distinguerlo dalle provocazioni degli imbecilli sennò si rischia di pregiudicare la lotta al razzismo vero. Negli stadi, fin da piccolo, mi sono sentito urlare ‘pastore sardo’: se prima me la prendevo, ora sorrido. So che lo fanno per innervosirmi e anzi, quando mi gridano ‘sardo di merda’, penso: meno male che sono sardo!”.