È arrivata una seconda posizione per Fabio Aru nella prima frazione in linea del Sibiu Tour; una bella prestazione quella del villacidrese che è stato decisamente il più attivo nella salita finale, venendo beffato dal solo Giovanni Aleotti nella volatina finale.
La seconda tappa da Sibiu a Paltinis di 178 km, ha proposto alcune asperità, le più dire il seconda categoria di Dobra-Jina (5,3 km all’8,5 % medio) e l’ascesa finale che ha portato ai 1431 metri di Paltinis dopo una salita di 15,4 km al 5,2% medio. La Qhubeka-Nexthash e la Bora-Hansgrohe hanno lasciato poco spazio alla fuga iniziale del mattino. Il sardo ha rotto gli indugi nella salita finale, comunque molto pedalabile, riducendo il gruppo con dei continui allunghi. A 10 dalla fine sono rimasti nel gruppo di testa una decina di corridori, tra i quali l’eterno Rebellin (50 anni ad agosto): a circa 6 km dal traguardo il Cavaliere dei Quattro Mori è riuscito a staccare la concorrenza rimanendo solo con il connazionale Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe), ma poi sul duo italiano si è riportato l’austriaco Zoidl (Team Febelmeyer). Quest’ultimo si stacca nell’ultimo chilometro sull’ennesima accelerazione di Aru, mentre il gruppetto alle spalle si è pericolosamente avvicinato: la volata tra i due italiani è andata di un soffio al giovane friulano che ha conquistato anche la maglia di leader. Terza posizione per il russo Chernetskii (Gazprom)che ha regolato gli inseguitori, seguito dallo svizzero Thallman e il ceco Schlegel.
“Ho provato a fare del mio meglio, sono qui a questa corsa per fare del mio meglio e domani ci riproverò ancora. Faccio i complimenti ad Aleotti comunque. Ho rinunciato al Tour perché ho chiesto alla squadra io di modificare i programmi, non ero al 100% per quella gara. Ma in tutta onestà, sono contento di essere qui a questa gara ben organizzata e con un bel pubblico”- le sue parole alla TV romena al termine della tappa.
La classifica generale vede il classe 1990 della Qhubeka in seconda posizione a 17″ dal leader Aleotti. Domani sarà nuova battaglia con la frazione più difficile della corsa da Sibiu ai 2031 metri di Balea Lac con la salita finale di 23,3 km al 6 % medio.
Matteo Porcu