Come la magia permette a Harry Potter di trovare la camera dei segreti, allo stesso modo l’atmosfera che aleggia attorno al Vanni Sanna ha permesso a mister Alfonso Greco di impugnare bacchetta e cilindro e iniziare a mostrarci la sua vera Torres nelle ultime settimane. Nonostante ostacoli e impedimenti non siano mancati.
Forza del Gruppo
Che ogni mago non sveli i suoi trucchi ormai è cosa nota, ma uno di questi escamotage in tinta rossoblù ci è stato svelato ai nostri microfoni dal capitano dei rossoblù Gigi Scotto dopo la partita con l’Aprilia: “In questa Torres ci sono tanti segreti che ancora non sono stati scoperti, se l’asticella si sta alzando così tanto è grazie ai vari Garau, Demartis, Sabatini, Ferrante, Ruocco, ora non sto qua ad elencarli tutti e sicuramente mi perdoneranno, ma li ricordo tutti a memoria, il vero segreto della Torres sono loro”
La rosa
Come detto da Scotto, uno dei segreti, non così celati dati anche i buoni risultati in Coppa Italia, di questa Torres sono i giocatori meno impiegati che garantiscono all’ex tecnico del Lanusei, di poter avere a disposizione una rosa con maggiori alternative a gara in corso in base ai vari momenti di una sfida. Sabatini tra tutti è il jolly indiscusso dei sassaresi nei minuti finali. Fino a questo momento l’attaccante ex Vis Artena classe ’99, ha confezionato in campionato 2 reti nelle 9 presenze da subentrato. Alla punta romana si aggiunge anche l’esperienza di Jack Demartis che garantisce un punto di riferimento per i più giovani in spogliatoio e rappresenta l’arma sempre pericolosa su calci piazzati e sulla trequarti.
L’allievo che supera il maestro
Salvato ha iniziato la stagione tra qualche mugugno e alcune critiche dovute ad alcuni interventi non brillanti, e forse non aiutato dalle altissime aspettative. Con l’aiuto dei preparatori, Tore Pinna e Mario Pompili, e con i saggi consigli di un altro veterano come Pierpaolo Garau, secondo tra i pali rossoblù, è riuscito a confermarsi il portiere affidabile e sicuro che si ha avuto modo di conoscere l’anno scorso al Monterosi.
Uno tra i tanti segreti dei sassaresi di Greco sta proprio tra i pali, il portiere classe 2001 finora ha totalizzato 11 presenze (tra campionato e Coppa) tenendo la porta inviolata dei suoi in 7 occasioni, subendo solo 4 reti e parando 3 rigori. Sono numeri altissimi, già l’anno scorso aveva mostrato a tutti di cosa è capace ricevendo il premio come miglior portiere della Serie D (29 presenze, 19 gol subiti, 15 reti inviolate). Quest’anno anche grazie all’esperienza del suo vice Garau, ha avuto modo di crescere anche come para rigori, e le sue parate dagli 11 metri hanno consentito alla Torres di aggiungere 5 punti al totale della classifica.
L’assenza che dà conferme
L’assenza di Piredda, ancora non ancora pienamente recuperato dopo l’infortunio muscolare, non si è fatta sentire più di tanto di recente. Con l’ex Carbonia che fin qui ha faticato a prendere per mano il gioco dei sassaresi. Il centrocampo non ha risentito del vuoto lasciato dal mediano classe ’94 grazie alle prestazioni di Masala che, dopo un inizio condito dagli infortuni, è riuscito a sfornare un’ottima prestazione nell’ultima uscita contro l’Aprilia. Il centrocampista sassarese ha dimostrato una convincente applicazione nelle due fasi, riuscendo più volte a essere pericoloso in quella offensiva. Altro tassello che rende l’assenza del numero 10 rossoblù meno pesante è il dominio, che partita dopo partita, il centrocampista ex Muravera, Kujabi Kalifa, sta imponendo in mediana. Tanta corsa e grinta, condita da una buona qualità nelle giocate, che lo rendono padrone indiscusso del centrocampo rossoblù.
Scotto e il derby con il Latte Dolce
Chi ormai non è più un segreto, ma una costante conferma è il capitano Gigi Scotto. Il numero 9 sassarese con due giornate in meno giocate, è già a quota 7 reti. Proprio lui sarà sicuramente uno dei protagonisti del derby che andrà in scena sabato 19 dicembre, contro il Latte Dolce del papà Pierluigi. La classifica e lo storico delle gare precedenti parla chiaro: il divario tra le due squadre è ampio, con i rossoblù nella parte alta della classifica in zona playoff, reduci da prestazioni convincenti che danno morale. Mentre per i biancocelesti la classifica è meno felice, 15° posto e zona playout. Le prestazioni dei lattedolcini sono state solo in parte confortanti, perché il gioco espresso fa fatica ad essere finalizzato in avanti e nonostante il seminato sia tanto, il raccolto è scarso. Sarà un derby tra città e quartiere, tra padre e figlio, tra chi cerca conferme e chi ha bisogno di riscatto. Insomma, una gara da non perdere, in campo e fuori.
Andrea Olmeo