Ai microfoni di Buongiorno 131 è intervenuto Nino Pinna, attaccante del Budoni con un passato nelle giovanili del Cagliari ed esperienze in Sardegna con Arzachena e COS. Queste le sue dichiarazioni
Sul Budoni
“Sto bene, sono contento di essere tornato in Sardegna ed essere arrivato a Budoni. Mi sto trovando bene, ci sono i presupposti per fare una grande stagione. Ero stato già cercato quest’estate, poi ho scelto di andare al Savoia. Ma dopo un mese mi ha chiamato il presidente e ho cambiato idea, ho fatto una scelta di vita. A Budoni si sta molto bene, mi ricorda Arzachena. La società non mi fa mancare niente, il mister è bravo. Dobbiamo iniziare a fare punti, sono sicuro che ci toglieremo tante soddisfazioni”
Sulla squadra
“In squadra ci sono alcuni sardi over che conoscono la categoria, in più ci sono ragazzi stranieri e molti di loro hanno già giocato in Sardegna lo scorso anno. Conoscono bene l’ambiente, come si vive qui e non hanno bisogno di un periodo di adattamento. Dobbiamo trascinare gli altri, portarli nella giusta strada e adottare la giusta mentalità. Il mister ci farà capire le giuste dinamiche, noi in campo dovremo dimostrare tutto il nostro potenziale. La società ci mette nelle condizioni di fare bene e pensare solo al campo”.
Su Cerbone
“Mi hanno parlato molto bene di lui. È un uomo che conosce il calcio, è da tanto tempo che allena in Sardegna. Sono rimasto stupito, ha tanta conoscenza. Ci metterà nelle condizioni migliori per esprimerci al meglio. Consigli? Si, me ne ha dato qualcuno, se li apprendi e li metti in pratica potrebbero essere decisivi”.
Sul campionato
“Il girone G è sempre stato molto equilibrato. Tutte le partite sono difficili, in tutti i campi. La Scafatese è la corazzata della categoria, poi c’è la Nocerina. L’Albalonga è una grande squadra, poi ci sono tanti punti interrogativi. Noi possiamo fare un buon campionato. L’obiettivo iniziale è la salvezza, ma con qualche vittoria che ci può dare fiducia potremmo ambire a qualcosa in più, questa squadra ha le potenzialità anche per fare i play-off. Altre sarde? L’Olbia è una grande squadra con ottimi giocatori e può fare un campionato importante. Il Latte Dolce è la classica squadra con giocatori giovani e locali, il COS è una squadra forte con tanti over forti e può fare un campionato da play-off. Il Monastir può fare un buon campionato: ha fatto nove punti nelle prime partite, speriamo possa continuare sulle ali dell’entusiasmo”.
Obiettivi personali sulla stagione
“Spero di fare un grande campionato, fare gol e assist per far vincere la partita ai miei compagni. L’anno scorso ho fatto 14 gol e sono retrocesso, non voglio che succeda nuovamente: preferisco farne 10 e salvarmi”.
Sul Cagliari
“A inizio stagione ero scettico, non ero convinto. Oltre al cambio di allenatore, di cui me ne hanno parlato benissimo ma era una scommessa, la rosa non mi faceva impazzire. Il Cagliari però è fastidioso, da filo da torcere a tutti. Mi dispiace per l’infortunio di Belotti, ma mi piace la squadra. Potrà fare un buon campionato, spero possa salvarsi il prima possibile”.
Pareri sull’attacco rossoblù
“Esposito è un calciatore che mi piace, ha estro e prova sempre a fare la giocata. Borrelli ha caratteristiche diverse, possono giocare anche insieme ma forse deve ancora adattarsi alla categoria. Gaetano non mi dispiace, ma deve ancora la scintilla per sbloccarsi ed essere più continuo perché secondo me è un grande calciatore. Mi piace tanto anche Luvumbo, ma anche lui ha alti e bassi, gli manca essere cattivo sotto porta e nel calcio si ricordano dei numeri, non delle prestazioni. Anche Felici mi piace, è un giocatore che può fare bene. Complessivamente possono fare un campionato tranquillo, ma dipende anche dalle altre: più squadre ci sono che non arrivano alla soglia dei 40 punti e meglio è per il Cagliari. Dobbiamo tenere una squadra in Serie A, così come dobbiamo tenere una squadra in Serie C”.
La Redazione














