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Serie D | Budoni, Cerbone: “Non siamo quelli visti oggi, dobbiamo tornare con i piedi per terra”

Raffaele Cerbone, tecnico del Budoni
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Dopo la sconfitta del Budoni per 1-4 contro il Latte Dolce nel derby sardo, Raffaele Cerbone ha parlato ai nostri microfoni. Di seguito le sue dichiarazioni.

La partita
“La vittoria del Latte Dolce è meritata: l’avversario ha mostrato una determinazione diversa. Siamo arrivati a questo momento con un calo fisiologico che, dopo 17 partite, non avevamo mai avuto prima di oggi. Non ci piace il risultato, ma è andata così. Non siamo quelli visti oggi: serve il giusto equilibrio, senza fare drammi. È però un campanello d’allarme, perché dobbiamo tornare con i piedi per terra, pensare alla salvezza e ripartire con maggiore consapevolezza”.

I gol
“Abbiamo preso tre gol praticamente in fotocopia. È mancata la percezione del pericolo: se non la avverti contro una squadra che ha gamba e vive di questo, finisci per perdere, e oggi è successo proprio questo. Non c’è nulla da rimproverare all’assetto tattico, ma piuttosto all’atteggiamento. Sapevamo che loro sono bravi a fare questo tipo di gioco. Il vantaggio iniziale, paradossalmente, ci ha tolto attenzione, ma è andata così”.

Classifica
“Noi non dobbiamo stare a guardare i risultati degli altri campi, perché si rischia di diventare presuntuosi, e oggi abbiamo fatto male. A dire la verità non so nemmeno cosa abbiano fatto Nocerina o Trastevere: non ci riguarda. La classifica non deve distrarci, dobbiamo pensare solo a noi e al nostro cammino. Ci vuole equilibrio, perché distruggere tutto è un attimo”.

Bilancio
“Il bilancio non può che essere positivo. Qualcuno dimentica che il Budoni è una matricola: rispetto all’anno scorso la squadra è completamente nuova. Oggi, su undici giocatori, dieci erano diversi; è entrato Ferrari, che c’era anche l’anno scorso, ma dall’inizio c’era un solo giocatore della passata stagione. Avevamo bisogno di crescere e, fortunatamente, lo abbiamo fatto in fretta. Essere quinti è qualcosa su cui avrei messo la firma. Non mi faccio prendere dall’amarezza o dalla delusione: se il Budoni è lì, da neopromossa, è perché i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario”.

 

 

 

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