Dalla situazione della Lega Pro, passando per la riforma dello sport, fino al momento in campionato e dall’exploit della Torres. Matteo Marani, presidente della Lega Pro, ha toccato diversi temi in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport. Di seguito un estratto
Sul momento della Lega Pro e sulla possibile riforma
“La categoria che ha lanciato Baggio, Riva, Zola e tanti altri ha il 2% della mutualità del sistema. La Bundes ha il 2% della mutualità del sistema. La Bundes alle serie inferiori riversa il 20%, la Ligue 1 il 19%, la Premier vende i diritti tv insieme alle categorie minori, in Spagna quelli commerciali sono in parte divisi. La riforma è questione di sostenibilità. Gravina ha convocato una assemblea a marzo per togliere il diritto d’intesa se le componenti non si mettessero d’accordo. Siamo al punto di non ritorno. La riforma non è una questione algebrica, ma non si può pensare che l’unica a ridurre l’organico sia la C, che ha già fatto autoriforme. La A non vuole toccare nulla, la B parla di una retrocessione in meno. Casini dice che 60 sono troppe? Nel 21-22 il calcio ha avuto perdite per 1,3 miliardi e la C concorre per il 6,7%. Per quanto riguarda i debiti in A la media è di 50,2 milioni, in B 13,4 e in C solo 1,9. Se togliamo 20 club non arriviamo al debito di uno solo della massima categoria“.
Sulle parole di Zola sul vincolo sportivo
“L’allarme di Zola su vincolo e riforma dello sport? Quello del nostro vicepresidente, un esempio per tutti, è una denuncia forte. Rischiamo di di perdere la forza motrice, il volontariato dei dilettanti e gli investimenti sui vivai dei presidenti di C. Siamo preoccupati, ma abbiamo già avanzato proposte al ministro Abodi. E sui giovani faremo la «Riforma Zola»”.
Sul campionato
“Il campionato sta dicendo che si può ripartire anche dopo un fallimento, come ci ha insegnato il Napoli. La Torres non era attesa lì in alto, ma ci sta con merito. Anche la Triestina è passata dai playout e ora è al vertice, senza dimenticare il Cesena che vola con 4-5 giovani del proprio vivaio ed è un modello. C’è sempre più interesse per la Serie C”.
La Redazione