Situazione difficile in casa Fermana. La squadra marchigiana, classificatasi penultima nel girone B di Serie C e retrocessa così come l’Olbia in Serie D rischia di vedere complicarsi il suo futuro a causa della propria situazione finanziaria. Una notizia che paradossalmente, malgrado il quadro non roseo dei conti in Gallura (qui per leggere), potrebbe dare qualche chance in più ai bianchi in ottica riammissione.
La nota
La Fermana ha comunicato attraverso i suoi canali ufficiali nella mattinata di oggi, giovedì 2 maggio, lo stato di crisi finanziaria del club. Una situazione dovuta al passo indietro dello sponsor principale durante l’annata e che ha già portato la società a intraprendere il percorso per ristrutturare il proprio debito. “La proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti è stata pertanto definita e inoltrata al ceto creditorio e la società è in attesa che l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e gli altri soggetti coinvolti nell’operazione concludano positivamente il loro iter deliberativo permettendo così il definitivo risanamento della situazione finanziaria ed economico/reddituale della Fermana“, si legge nella parte finale della nota emessa. La situazione corrente dovrebbe estromettere la Fermana da qualsiasi tipo di discorso riguardante la riammissione in Serie C, con anche il dubbio sull’iscrizione al prossimo campionato di Serie D che imperversa sui marchigiani dato le condizioni deficitarie delle casse del club. L’Olbia così avrebbe una “avversaria” in meno nella graduatoria delle riammissioni in Serie C, basata quest’ultima sui punti ottenuti in campionato nell’ultima tornata dalle formazioni retrocesse. Uno scenario che si presenterebbe in caso di mancata iscrizione alla terza serie solo di una squadra retrocessa dalla Serie B o di un club che aveva ottenuto la salvezza diretta.
La Fermana non potrebbe invece ripercorrere a un eventuale ripescaggio, avendone già usufruito nella stagione 2022-23, quando il club tornò in Serie C insieme alla Torres. La norma infatti prevede che chi ha usufruito di ripescaggio o riammissione negli ultimi cinque anni non può usufruire della prima possibilità. Un caso differente dall’Olbia che potrebbe guardare anche a questa chance, che dà però precedenza alle richieste di ripescaggio delle “seconde squadre” delle società di Serie A e ai club usciti vincitori – o arrivati in finale, qualora fosse necessario – dai playoff di Serie D. La graduatoria, in quest’ultimo caso, prevede poi tre criteri: l’andamento nell’ultimo campionato e i punti collezionati, la tradizione della società – in termini di anni passati nei massimi campionati nazionali – e media di spettatori negli ultimi anni. Il club di Via Georgia rimane per questo alla finestra, in attesa di sapere di più sul proprio futuro su più fronti.
La Redazione