Lunga intervista rilasciata dall’allenatore del Cagliari Leonardo Semplici al Corriere dello Sport: vi proponiamo alcuni estratti.
Sulla stagione appena conclusa
“Penso sia stato fatto un cammino straordinario e un qualcosa che rimarrà nella storia sportiva del Cagliari. Dovunque vada sento stima e apprezzamento perché tutti riconoscono quello che abbiamo fatto. Al mio arrivo tutti ci davano per retrocessi, ma io e lo staff non siamo mai stati negativi, nemmeno quando ci sono state quelle quattro sconfitte. Dal ko con il Verona è scattato qualcosa”
Il prossimo campionato
Riuscire a impostare la stagione dall’inizio ci consente di prepararci al meglio, l’obiettivo è quello di trasmettere subito la mentalità giusta. Mi piacerebbe avere la squadra a disposizione sin da subito ma so che non sarà possibile. Il mercato sarà lungo e dobbiamo trovare giocatore che abbiano fame di venire a Cagliari e voglia di mettersi in discussione. Sia chi arriverà che chi rimarrà dovrà avere questi requisiti. Sono arrivato a Cagliari con l’intenzione di aprire un ciclo, sapevo che sarebbe stato determinante il finale di stagione per avere questa opportunità.”
La difesa che verrà
Dobbiamo stare attenti a tutto in questo mercato quindi non posso sbilanciarmi. Se partiranno giocatori importanti sarebbe necessario rimpiazzarli nel migliore dei modi, ma niente nomi ora. La società si è già pronunciata su Godin, mentre Walukiewicz è vero che non l’ho schierato e non gli ho dimostrato fiducia, ma avevo quindici partite a disposizione e doveva andare subito sull’obiettivo senza fare esperimenti. Ho sacrificato lui e qualche altro giocatore: non penso si possa parlare di sostituto di Godin, ma di un giocatore importante per la rosa dei difensori. Cragno? Se partisse mi dispiacerebbe molto, come ragazzo e come portiere, perderemmo un punto di riferimento importante. Valuteremo se sarà il caso di puntare su Vicario, ma è ancora un discorso prematuro
Nainggolan e modulo
Radja mi auguro sia già con noi a luglio. Lui è un giocatore in grado di spostare gli equilibri e poterlo avere da subito sarebbe importantissimo. La società sta lavorando a questo, il presidente nonostante le difficoltà che tutti attraversano riuscirà a costruire una squadra competitiva. Vogliamo dare seguito al lavoro fatto e punteremo sul 3-4-1-2 ma sarà necessario cambiare l’interpretazione delle gare. Il fatto che dovessimo fare risultato a tutti i costi, non ci ha permesso di sviluppare un certo tipo di calcio. Dobbiamo cambiare questo tipo di aspetto perché mi piace guidare una squadra propositiva, pronta a giocare a calcio impostando da dietro.
La Redazione