Ospite di Buongiorno 131, l’ex attaccante della Torres Luigi Scotto ha parlato della sua nuova avventura a Treviso con cui ha già segnato cinque gol in tre partite nel Girone C della Serie D.
Ripartenza
“A 35 anni rimettersi in gioco non è facile. Fortunatamente l’età è una cosa relativa per il momento, finché c’è ambizione e voglia poso fare ancora qualcosa. Andare via è stato inaspettato e complicato, lasciare la famiglia a Sassari è stato difficile ed è tutto nuovo”.
Su Treviso e sul girone
“Quando le cose sono andate così, ho scelto una piazza che ha ambizione e blasone. Ho trovato un ambiente che vuole tornare subito tra i professionisti, ci sono avversarie di spessore con giocatori importanti. Ci sono squadre organizzate, sarà dura. Onestamente quando avevo fatto il Girone G con la Torres la squadra era fortissima, avevamo qualcosa in più degli altri insieme al Giugliano. Questo girone è più equilibrato, tante squadre hanno disponibilità economiche per ambire in alto”.
L’addio alla Torres
“Vivo questo sport con passione e con ambizione ed è quello che mi ha portato ad andare avanti. Voglio divertirmi, ma non è stato facile perché è stata una bella botta andare via. È stato inaspettato, non mi aspettavo questa rivoluzione dopo un finale amaro. Quando ci sono situazioni negative possono trasformarsi in cose positive. Secondo me alla Torres c’era ancora un blocco importante per andare avanti e fare bene, ma ognuno prende le sue decisioni e fa quello che crede giusto. Ho accettato con rammarico questa situazione, ma rimango sempre il primo tifoso della Torres. Mi ha fatto piacere ricevere degli attestati di stima dai miei compagni di squadra e da tante persone del mondo Torres. Questo è quello che rimane nel mondo del calcio”.
Obiettivi
“Non ho un obiettivo personale, ma scendendo di categoria sto trovando tante difficoltà paradossalmente. Il livello tecnico è un po’ inferiore alla Serie C, a volte non riesci a essere al centro del gioco e devi focalizzarti a far diventare oro quei pochi palloni che arrivano. Sto giocando più vicino alla porta, me lo chiede il mister e per il momento mi sto divertendo. Ma sono venuto qua per vincere, altrimenti non sarei qua e “rubare” lo stipendio, avrei avuto altre situazioni più accomodanti vicino a casa”.
Gol e compagni
“Mi trascino un problema da un mese, ma non riesco a stare fermo. Ho avuto una settimana difficile, ma ho giocato e dedicato il mio ultimo gol ad Alessio Chessa. Ci ho messo un po’ a farmi conoscere quando sono arrivato qua, ma mi sto divertendo ora e ho la stima dei miei compagni. Devi cercare di dare i consigli giusti ai più giovani, mi piace vivere queste situazioni”.
Sulla Torres
“Non mi aspettavo un inizio così difficile. Il Girone B ha un livello molto alto, vedo la Torres giocare quando è possibile e penso sia una squadra forte. Ogni volta che c’è una rivoluzione le cose non arrivano subito, sono una squadra giovane e i “vecchi” che sono rimasti sono tra i più forti in questa categoria. Dispiace che l’anno scorso la stagione sia stata offuscata dalla sconfitta ai playoff. Arrivare a certi livelli è stato qualcosa di incredibile con un blocco partito dalla Serie D, competendo con squadre fortissime con Cesena, Entella e Ternana. La partita con l’Atalanta U23 rimane una ferita, il rammarico più grande è non aver fatto dimenticare quella partita”.
Giovani e pressioni
“Non credo nel fattore età di un giocatore, ci sono i giocatori forti che possono reggere le pressioni di Sassari. Ci sono giovani interessanti che devono iniziare a giocare con pressioni e per qualcosa di importante e non è facile. Ci sono giovani interessanti che possono fare bene, li ho visti nei dieci giorni in cui ci siamo allenati insieme. Pressioni? Rispetto a Sassari, qua a Treviso mi sto rilassando (ride ndr). Ho fatto il capitano perché mi sentivo di tramandare la passione per la Torres, avevo un sogno che non sono riuscito a ottenere e che spero ancora nel futuro di conseguirlo. Qua a Treviso hanno visto in me una persona con una grande voglia, per ora mi sto trovando bene. Il Treviso non ha una rosa banale, ma bisogna fare uno step in più per vincere il campionato anche se i presupposti ci sono”.
La Redazione
