Torna d’attualità il problema dello smaltimento delle scorie nucleari, “NonucleNoscorie” scrive a Solinas.
La notizia dell’aggiornamento della mappa sui siti potenzialmente idonei ad ospitare scorie nucleari dal 2025 (quando, per evitare ulteriori costi, lo stato italiano dovrà riportarle in patria) ha sicuramente fatto scalpore e creato ovvio dibattito.
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La notizia relativa all’assenza della Sardegna dal novero dei territori esclusi (come è invece accaduto per quelli classificati in zona sismica 2) ha smosso l’opinione pubblica e le associazioni da sempre impegnate sul tema. E’ il caso di “NonucleNoscorie”, che rilancia la sua battaglia. Lo fa con una nota rivolta a Christian Solinas, vincitore delle elezioni regionali del 24 febbraio e in attesa di proclamazione assieme al Consiglio.
“Abbiamo seriamente il sospetto che si stia preparando una corsia preferenziale per portare le scorie nucleari in Sardegna – si legge nel comunicato di “NonucleNoscorie” – Sappia il governo, che in nessun caso i sardi rinunceranno alla tutela della volontà già espressa dal popolo sardo, anche con atti ufficiali: referendum, leggi e ordini del giorno regionali, delibere dei Comuni e delle Province, determinazione della Conferenza Episcopale Sarda. Solinas si pronunci chiaramente e dica ai sardi se intende uniformarsi alle decisioni che stanno maturando nell’area politica che lo ha portato alla carica di presidente – continua il Comitato, come riporta l’ANSA – o intende rispettare la volontà del popolo sardo, che già si è democraticamente espresso”.
L’iter approvato difficilmente, però, partirà prima del 26 maggio, giorno delle elezioni europee. Un tema molto caldo che con ogni probabilità verrà rinviato dalle parti politiche a dopo la nuova tornata elettorale.