Vittoria importantissima per la Dinamo Sassari di coach Veljko Mrsic che si impone su Trieste per 85-80. Un Banco maturo, capace di divertirsi, ma anche di saper soffrire, conquista due punti importantissimi per la corsa salvezza. Una gara in cui la Dinamo è stata sempre avanti, ha saputo gestire i momenti in cui i ragazzi di Gonzalez sono venuti fuori, sapendo mordere quando necessario con un Marshall da 23 punti.
La cronaca
Senza Thomas, alle prese con il problema alla caviglia accusato nel match contro Napoli, e Ceron, per un virus gastrointestinale, coach Mrsic sceglie dalla palla a due Buie, Johnson, Marshall, Beliauskas e Mcglynn. Intensità e qualità sin dai primi possessi al Palazzetto. Un botta e risposta a suon di triple che accende si dalle prime battute la gara. Marshall e Johnson si caricano sulle spalle il Banco, ma le bombe di Brown e i canestri di Uthoff e Ruzzier fanno mettere la testa avanti di una lunghezza gli ospiti a poco meno di 3 minuti dall’avvio (9-10). Sassari continua a difendere con grinta, mentre Buie entra in gara realizzando 6 punti e un assist per la bomba di Marshall che permettono alla Dinamo di portarsi sul +3 a 4 minuti dalla prima sirena (18-15). Visconti e Pullen approcciano bene, Vincini dà il suo solito contributo fatto di muscoli e carattere. Tutti fattori che permettono ai sassaresi di tentare l’allungo con i primi punti del cestista nativo di Maywood che valgono il +7 e il time-out Trieste (22-15). Il minuto di pausa chiamato da Gonzalez però non basta per calmare una Dinamo in pieno furore agonistico: gioco da tre di Marshall, più la tripla di Pullen, uguale il +13 Sassari all’intervallo (30-17). Timida reazione di Trieste di ritorno dalla prima pausa, con i ragazzi di Gonzalez che provano a portare dalla propria l’inerzia del match. Sassari però tiene bene botta e difende la doppia cifra di vantaggio. Visconti lotta, conquista rimbalzi e fa vedere il suo potenziale, nel mentre Buie sforna triple con il +11 fissato sul tabellone alla metà del parziale (34-23). Il Banco ha trovato la via: Marshall è letale, Johnson dall’arco gli dà man forte, mentre Buie ispira un Banco che si diverte e fa divertire. Gli ospiti, tra le sgasate di Ramsey e la fisicità di Sissoko, cercano la soluzione per provare a scardinare una Dinamo che controlla in maniera furba e intelligente, ma la bomba di Toscano sul suono della seconda sirena manda le due squadre negli spogliatoi sul 44-37.
Che approccio di Trieste di ritorno dall’intervallo lungo. Brown e Ramsey hanno il fuoco nelle vene e dalle loro mani piovono le triple che riportano a contatto gli ospiti. Il Banco accusa il colpo, ma reagisce. McGlynn inizia a essere più impattante rispetto ai primi due quarti in ombra e tra lotta e punti, Marshall è il solito mattatore e la Dinamo rispedisce al mittente la reazione dei ragazzi di Gonzalez che si vede costretto a chiamare a rapporto i suoi dopo essere passati dal -3 al -10 alla metà del parziale (58-48). La gara riprende lo stesso canovaccio dei primi due quarti: Trieste che prova a sfondare trascinata dall’estro di Ramsey e Brown, che però non riesce a scalfire una Dinamo energica, concentrata e spinta da un Marshall super. Visconti si fa già amare dal Palazzetto, trasformando in punti palle rubate, lottando sotto le plance e realizzando il canestro che manda le due squadre al quarto parziale sul 69-58. Ultimo periodo fatto di lotta, intensità e pochi canestri, tanto fisico e mestiere da parte di entrambe le difese che abbassa il ritmo del match. Piega pericolosa per la Dinamo che dell’entusiasmo e della continuità realizzativa, stava facendo un suo punto di forza fino al terzo tempo. Mrsic se ne accorge e chiama subito a rapporto i suoi per trovare il modo di riaccendere il suo Banco, prima che Trieste trovi fiducia e margine per decollare. Dopo quasi 3 minuti Sissoko rompe l’incantesimo, ma McGlynn risponde a tono tenendo sul -8 gli avversari a 5 dall’ultima sirena (73-65). Scoccata la scintilla Marshall ritorna protagonista e dalle sue mani arrivano sia i punti che mettono in cassaforte la gara, sia i baci e i segnali di affetto verso il pubblico del PalaSerradimigni. L’ingenuità di Visconti, che concede tre viaggi dalla lunetta a Brown (3/3), riaccende la formazione ospite che rientra prepotentemente in gara toccando il -4 a 1’05” dal termine (81-77). Time-out Dinamo. Ansia e tensione sono palpabili nel finale, ma a spuntarla sono i sassaresi che scacciano via Trieste con i liberi di Buie a 21 secondi dal termine e portano a casa due punti fondamentali per la corsa salvezza.
Tabellino
Dinamo Sassari-Trieste 85-80 (30-17; 44-37; 69-58)
(30-17; 14-20; 25-21; 16-22)
Dinamo Sassari:Â Pullen 5, Marshall 23, Buie 14, Zanelli, Seck, Beliauskas, Johnson 15, Casu, Vincini 6, Mezzanotte, McGlynn 14, Visconti 6.
Coach:Â Veljko Mrsic
Triste:Â Toscano 14, Deangeli 2, Uthoff 6, Ruzzier 2, Sissoko 8, Candussi 10, Iannuzzi, Brown 15, Brooks, Moretti, Ramsey 20.
Coach:Â Israel Gonzalez














