Dopo ore e giorni di trattative e malumori è fatta per la composizione della prima squadra di governo di Christian Solinas.
Tre assessorati alla Lega, più la presidenza del Consiglio, ingresso dei Riformatori (esclusi inizialmente dalla mini-Giunta) nell’Esecutivo, fumata bianca sulla Giunta da 12 elementi (4 donne) guidata dal neogovernatore della Sardegna. Questo il verdetto del vertice di sabato a Villa Devoto, che sembra aver partorito la soddisfazione di tutte le forze politiche, minando però quell’idea iniziale di Solinas, che aveva parlato di figure di spicco e curriculum di prim’ordine per il suo debutto alla guida della Regione. Invece nell’Esecutivo ci saranno figure “trombate” alle elezioni e anche personaggi con il doppio incarico consigliere-assessore.
I Riformatori, grandi esclusi (ovviamente col broncio) della prima ora, avranno due deleghe: sicuramente quella dei Lavori Pubblici, poi o Trasporti o Industria (dipende dalla scelta di Sardegna 20venti, e sarà una donna: Federica Angius e Tiziana Terrana, entrambe non elette il 24 febbraio, sono due nomi che si fanno, ma nel partito di Stefano Tunis c’è ampia frattura). Da qui a martedì si saprà, come per tutto il resto. L’UDC di Giorgio Oppi, che in settimana aveva presieduto (per anzianità) la prima seduta del Consiglio dopo lo scorso weekend ad arrabbiarsi con la pretenziosa (ma poi vincente) Lega, avrà Pubblica istruzione e Beni culturali. Il nome caldo per lo scudocrociato sembra essere Andrea Biancareddu, sindaco di Tempio e il più votato in quel collegio. Un altro assessore gallurese accanto a Giuseppe Fasolino (Forza Italia, Programmazione), Quirico Sanna (Psd’Az, Urbanistica), Daria Maria Inzaina (Lega, Agricoltura). Infine, Sardegna Civica e Fortza Paris rimangono all’asciutto per quanto riguarda l’Esecutivo.
La presidenza del Consiglio andrà alla Lega e il nome più caldo è quello di Michele Pais, che alla quarta votazione (martedì) dovrebbe avere i numeri non essendoci più la necessità dei due terzi (40 preferenze su 60) di voti favorevoli. Rimangono salde le deleghe decise in settimana: Lavoro ad Alessandra Zedda (Forza Italia), Sanità a Mario Nieddu (Lega), Turismo a Gianni Chessa (Psd’Az), Ambiente a Gianni Lampis (Fratelli d’Italia), Affari generali e Riforme a Giorgio Todde (Lega).
Martedì sarà il giorno della firma dei decreti da parte di Solinas, per la seconda seduta del Consiglio (ore 10.30). Ecco perché nella tarda mattinata di lunedì i partiti dovranno consegnare al governatore i nomi dei prescelti.