Una conferenza stampa attesissima nella Club House della Dinamo Sassari per fare chiarezza sul futuro biancoblù: il presidente Stefano Sardara ha parlato insieme a coach Gianmarco Pozzecco. La sorpresa della conferma ha stupito tutti.
“Il periodo che abbiamo vissuto ci ha aiutato a riflettere e con Gianmarco ci siamo detti in questi giorni che era l’occasione per fare un check: siamo legati da un legame di amicizia importante, abbiamo approfittato di questa pausa per fare delle riflessioni. Siamo rimasti sconcertati dell’approccio del mondo che circonda la pallacanestro che ha avuto su questo tema, è partita una torcida di 50 sfumature di cazzate tra cui divergenze su 5+5 o 6+6. Il mondo della pallacanestro non deve perdere l’occasione di migliorarsi. Quando accadono questi casi non dobbiamo cercare il retroscena da raccontare in maniera irriverente con alcuni aspetti vergognosi. Tutto questo per dirvi che Gianmarco Pozzecco rimane l’allenatore della Dinamo, stiamo solo riflettendo: non ci stiamo tirando i piatti addosso. Stiamo facendo un 360, stiamo vedendo solo se i bulloni sono a posto: riteniamo che il basket deve imparare a maturare, se due persone dialogano è normale. Quando sono uscite certe cose, noi sapevamo la verità, noi siamo legati da profonda amicizia un altro rapporto dopo alcune cose uscite si sarebbe incrinato. Il nostro è un percorso condiviso, ci fermeremo ancora a riflettere ma manterremo sempre il rapporto di amicizia: litigheremo ancora, potrà succedere ma non è questo il momento di volere una cosa diversa. Quello che abbiamo visto e letto in questo weekend senza avere la consapevolezza di quello che stava succedendo sarebbe stato molto brutto”.
“Quando si gestisce un’azienda lo fai a prescindere dall’umore dei tifosi. L’amore per il giocatore/coach rimane ma non sempre si hanno tutti gli elementi per comprendere. Fondo di verità? No, non ci siamo tirati i piatti. Abbiamo fatto delle valutazioni. Non era questo il momento della separazione, che magari arriverà tra uno o due anni chi lo sa”.
“Quando si fanno le scelte si fanno tra le persone interessate. Quando prendi una decisione non puoi lasciarti condizionare tra amici, parenti etc. Molte persone non conoscono la situazione. Spiace leggere delle cose del genere, per me è tutto sereno. Vogliamo uscirne rafforzati da questa situazione. Nel mondo dell’economia questi check è una cosa normale e l’obiettivo è sempre quello di uscirne migliori. Abbiamo verificato i passaggi su cui siamo forti e dove possiamo migliorare”.
“Clausola Covid? La nostra posizione è unica, tutti i contratti firmati prima dell’epoca coronavirus che nessuno immaginava, hanno ancora una tutela con un accordo con le parti. Se oggi tu firmi un contratto che esiste il rischio Covid e non sussistono delle garanzie, se dovesse ripartire la pandemia non è immaginabile che una società si ritrovi a pagare gli stipendi senza avere dei ricavi. Mi sembra chiaro che la clausola ci debba essere, poi si può discutere di quanto rinunciare sullo stipendio”.