A Cagliari, come in ogni 1° maggio da 363 anni, è andata in scena la Festa di Sant’Efisio che catalizza non solo il capoluogo ma tutta la Sardegna. Ma non sono mancati i problemi.
Solita giornata entusiasmante, corredata da un meteo idilliaco, che sardi e turisti hanno vissuto con trasporto sin dalle prime ore della mattinata. Non sono, però, mancati i problemi, soprattutto nelle zone dove i servizi sarebbero dovuti essere garantiti in misura maggiore. E’ il caso, per esempio, delle tribune tra Largo Carlo Felice e Piazza Matteotti, dove si è assistito a una tensione eccessiva tra chi mal digeriva le persone intente a scattare delle foto e coloro i quali volevano sporgersi sulle barriere per immortalare la processione.
Ma, ancora nelle tribune, i principali problemi si sono registrati quando numerose persone hanno cercato (o chiesto) di prendere posto nonostante non fossero in possesso del biglietto. Qualcuno è anche riuscito a intrufolarsi e vedere almeno parte della processione comodamente seduto, facendo arrabbiare non poco i possessori dei tagliandi.
Da non trascurare, infine, il problema dei bagni. Tanti hanno dovuto ripiegare negli esercizi commerciali, nei bar e nei ristoranti della zona, spostandosi di diversi metri e sobbarcandosi file di parecchi minuti nel mezzo della processione.