Tutti al comunale di via Trento a sostenere l’Amatori Capoterra nel terzo turno di campionato. Questo l’appello che viene spontaneo fare per sostenere un gruppo che, reduce dalla sconfitta esterna (la prima stagionale) della scorsa settimana contro il Lecco, cercherà tra le mura amiche di ritornare al successo affrontando domani il Pro Recco Rugby. Fischio d’inizio alle 15:30.
Gara delicata ma anche importante per il XV allenato da Juan Manuel Queirolo che, digerita l’amarezza per il passo falso di Lecco vuole, sfruttando il “fortino” di via Trento, scalare posizioni, andare nelle zone alte della graduatoria e dedicare il successo a Gabriele Ambus, mediano dell’Amatori che domenica in Lombardia ha chiuso anzitempo il match a causa di un infortunio. Per lui frattura scomposta al braccio destro.
Una vittoria per l’Amatori e una per i liguri che, proprio nell’ultimo turno hanno festeggiato il primo successo stagionale superando in casa il Rugby Rho per 22-21.
Successo che vale l’ottavo posto per il Pro Recco, grazie ai 4 punti conquistati. Uno in più lo ha la compagine isolana che grazie alla vittoria (5 i punti ottenuti) contro il Cernusco, nella prima stagionale, occupa il settimo posto.
Ma contro il Pro Recco occorre attenzione, determinazione, ma soprattutto tanta disciplina al cospetto di una squadra che, retrocessa dalla serie A, non sarà facile superare.
IL COACH
“Si, credo proprio che quella di domenica sarà una partita durissima contro una squadra che arriva dalla serie A e metterà in campo tutta la sua esperienza pur di metterci in difficoltà.
Ha un pacchetto di mischia grosso e pesante. Cercheremo ovviamente di farlo muovere utilizzando la nostra velocità e… vedremo.
Noi non stiamo attraversando un buon momento soprattutto a causa degli infortuni, arrivati in queste prime due giornate di campionato. Purtroppo nel rugby è normale e dobbiamo prenderne atto.
A parte questo, non dobbiamo scoraggiarci, lavorare sodo soprattutto per essere competitivi e riuscire a trovare il nostro gioco, quello che sappiamo fare”.
Alla ripresa degli allenamenti avete analizzato la gara di Lecco?
“Si abbiamo parlato a lungo tutti assieme di quello che è successo domenica scorsa. La conclusione è stata che contro i lombardi non abbiamo fatto il nostro gioco, siamo stati molli e non li abbiamo contrastati a dovere.
Magari fossimo scesi in campo con uno spirito diverso oggi staremo tranquillamente a commentare e ricordare la seconda vittoria stagionale. Ma così non è stato.
Pazienza! Mettiamoci alle spalle quello che è stato e guardiamo con maggior fiducia a quello che ci riserverà il futuro”.
E domani ti mancherà una pedina importante come Gabriele Ambus.
“Gabry sarà difficile da rimpiazzare. Un ragazzo fantastico sia fuori, ma soprattutto dentro il campo. Un atleta che durante la gara riesce a darci una grande mano d’aiuto in tutte le parti del campo.
È chiaro che se domani riuscissimo a battere il Pro Recco la vittoria sarà dedicata a questo sfortunato ragazzo che mi auguro si riprenda prontamente”.
IL VICE CAPITANO Gabriele Ambus
“La gara di domenica scorsa era una sfida importante per conoscere la forza di un avversario che lotterà per le zone alte della classifica e capire lo stato di forma fisica e mentale del Capoterra”.
Alla resa dei conti però non è stata la gara che vi aspettavate?
“È stata una partita complicata. Ci conosciamo da diversi anni e sappiamo che il loro è un campo sempre molto difficile.
Sono una buona squadra, competitiva e che può vantare un buon vivaio. Ogni anno, affrontarli significa: battaglia.
Lo scorso anno siamo riusciti a vincere in casa loro, quasi inaspettatamente ma con merito, tenendo basso il punteggio e infilarli in meta proprio nei secondi finali del match”.
Stavolta invece, forse memori di quello accaduto lo scorso anno, questo non è avvenuto?
“No, ma posso ammettere che, fin quando sono rimasto in campo, ovvero per un quarto d’ora e vedendo la gara dall’ambulanza, prima che raggiungessi l’ospedale dopo il primo tempo, ho visto i miei compagni correre e lottare per tutti i 40′.
Ecco, loro hanno trovato nel primo tempo due mete che, forse potevamo evitare”.
E poi?
“Poi hanno avuto quel passo in più, spinti anche dal pubblico, che non siamo riusciti a bloccare”.
Per Gabriele Ambus, a parte la sconfitta di squadra è stata una domenica da dimenticare. Come è andata?
“Ricordo che la gara era appena iniziata da circa 15′ e, cercando di raddoppiare un placcaggio, ho colpito una parte del corpo del mio avversario, credo il ginocchio o la testa, sinceramente non ricordo, riportando una frattura scomposta del radio.
Domenica stessa a Cagliari sono stato ricoverato e mercoledì l’operazione con inserimento di placca e viti per ridurre la frattura”.
Tempi di recupero?
“Mah, probabilmente potrò rivedere il campo per gli allenamenti tra circa due mesi, due mesi e mezzo. Tra 30 giorni mi toglieranno il gesso e poi vediamo di riprendere gradatamente.
Spero tutto proceda per il meglio e possa, nonostante l’età, dare il mio contributo alla causa del Capoterra.
Nonostante i miei 38 anni sono convinto di poter dare ancora al rugby e sarebbe davvero brutto mollare per un infortunio”.
Quindi la forza di volontà non manca e per piantare quel chiodo al muro c’è ancora tempo?
“Voglio riprendere. Questo è certo. Quando deciderò di smettere lo voglio fare con le mie gambe, ovvero in salute, magari festeggiando con compagni e tifosi, ma è prematuro pensarci. Ora penso solo a guarire”.
Domenica sarai al comunale a sostenere i tuoi compagni che incontreranno Recco. Che avversario si troverà di fronte il Capoterra e come l’Amatori affronterà questa nuova sfida?
“Si, sicuramente domenica sarò al campo a sostenere e incitare i miei compagni. Quella con Recco, sono sincero, è una gara che mi sarebbe piaciuto giocare.
È una società con una grande storia alle sue spalle. È retrocessa dalla serie A e per tanti anni ha staccato il biglietto per giocarsi la promozione nella categoria superiore. Sicuramente un avversario che avrei voluto affrontare.
Non abbiamo conoscenza di quello che è il Recco di quest’anno. È indubbiamente una squadra esperta che arriva con l’intento di fare punti a casa nostra”.
E il Capoterra?
“Beh gli affronteremo a viso aperto, senza timori, come del resto, soprattutto in casa, facciamo contro i nostri avversari.
Siamo in casa e a maggior ragione dobbiamo fare bene per noi e in particolare per il nostro pubblico. Sono certo che darà ai miei compagni una spinta in più, per ritrovare il sorriso dopo il passo falso di Lecco.
È bene ricordare che, nel primo turno, Lecco è andato a vincere sul campo di Bergamo. Quindi, anche se è prematuro, potrebbe essere una delle papabili alla promozione”.
Obbligo di vincere per dedicare la vittoria a Gabriele Ambus?
“Anzitutto speriamo di vincere. Dedicarla a me? Non c’è bisogno, i miei compagni mi sono stati tutti vicino, mi hanno supportato appena accaduto l’incidente e sostenuto in questi giorni, soprattutto quando ero in ospedale.
Sono stati carini e presenti sia loro che, ovviamente la società, ma ho avuto parole di incoraggiamento anche da parte di molti tifosi.
Quindi non c’è bisogno che mi dedichino un’eventuale vittoria, mi hanno già dedicato il loro tempo quanto avevo necessità di compagnia e supporto. Basta la vittoria e il terzo tempo per festeggiare tutti assieme”.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa