agenzia-garau-centotrentuno

Rugby | L’Alghero continua la sua corsa, stop Capoterra ad Aosta

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram

Giornata agrodolce per le squadre sarde partecipanti ai campionati nazionali di rugby. L’Amatori Alghero continua a vincere, sbancando il difficile campo del Noceto (22-29) in Serie A, mentre l’Amatori Capoterra si arrende ad Aosta contro lo Stade Valdotain 36-12 in Serie B.

Alghero corsaro – Quarta vittoria consecutiva per i catalani che si portano via da Noceto quattro punti al termine di una bella battaglia. Primo tempo chiuso in svantaggio con i quattro calci piazzati di Delli Carpini a rispondere alle mete di Ferro e Pop trasformate da Ferrarini per il 16-12 al 40′. Nella ripresa la prima meta dei sardi con Perello Alvarez, seguita da quella di Russo al 65′, entrambe trasformate da Delli Carpini per il +12. Noceto reagisce, piazzato di Ferrarini e meta non trasformata da Buondonno, con l’Alghero che resiste e va a segnare il definitivo tra i pali ancora con Delli Carpini. La squadra di Anversa sale al terzo posto in classifica a quota 29 scavalcando proprio il Noceto e affronterà la capolista Calvisano nel prossimo turno.

Cade Capoterra (a cura dell’ufficio stampa) – Secondi in classifica, ma non per caso. Lo Stade Valdotain è indubbiamente la sorpresa del girone 1 perché dopo 9 turni da matricola del torneo oggi, battendo l’Amatori Rugby Capoterra per 36-12 ha consolidato il secondo posto in classifica dietro Cus Genova. Contro i Valdostani la determinazione e la voglia di fare bene dell’Amatori è durata solo un tempo. Poi è venuta fuori la forza dei padroni di casa che, gradatamente hanno preso per mano le redini del gioco e a suon di mete hanno messo al tappetto l’Amatori. Indubbiamente la lunga trasferta, il fattore climatico, il freddo e il campo in parte ghiacciato, hanno complicato la vita al XV allenato da Marcello Garau e Gabriele Ambus. Ma a parte queste piccole sbavature tecniche i padroni di casa quando c’è stato da chiudere la sfida non si sono tirati indietro. 

IL MATCH
E dire che le cose si erano subito messe bene per l’Amatori partita a testa bassa con l’intento di mettere in difficoltà la compagine di casa. Pronti, via (la gara è iniziata con circa 15’ di ritardo rispetto alla tabella di marcia) e l’Amatori sfrutta nel migliore dei modi uno squilibrio difensivo dei valdostani per infilarli con Carlo Stara bravo a trovare il varco giusto e schiacciare in meta. Non arriva la trasformazione di Mattia Aru, ma i primi 5 punti: quelli si. (0-5) Occorre battere il ferro finché è caldo e in effetti Capoterra ci prova. Crea gioco, alza il ritmo, fa girare la palla, attacca i loro 22, ma trova difficoltà nel perforare le linea difensiva dei padroni di casa. Al 15’ grande azione in velocità di Valentine che riesce ad arrivare ad un passo dalla linea di meta non concretizzando. Il terreno di gioco non è solo duro, ma anche scivoloso e mette in difficoltà l’Amatori soprattutto in fase di difesa e ripartenza. Dopo aver subito la meta la squadra di casa riordina le idee e prova a mettere in difficoltà il XV di Capoterra. La gara è piuttosto frammentata grazie anche agli interventi arbitrali che spezzano il ritmo alle due formazioni in campo. I padroni di casa insistono nel loro gioco e al 24’ riescono ad andare in meta. Non arriva la trasformazione  il risultato è in perfetta parità: 5-5. Capoterra subisce il colpo e ha difficoltà nel riuscire a reagire. I valdostani capiscono il momento negativo di Aru e compagni e premono sulla 22 dell’Amatori che cede in due occasioni subendo due mete (una trasformata la seconda no). Sul 17-5 il Capoterra timidamente prova a rialzare la testa, ma la gara fila via senza sussulti con il tempo che si chiude sul 17-5 per lo Stade Valdotain. I coach Garau/Ambus cercano di muovere le pedine in campo. Ed ecco le sostituzioni: escono Piano e Chibsa entrano Greco e Smeraldo. Poi nel corso del secondo tempo le altre sostituzioni: Brui per Marongiu, Panduccio per Zucconi e, infine Garau per Ganga. Mosse che possono in qualche modo cambiare la sinergia del match, ma tutti gli sforzi del Capoterra si infrangono sul muro difensivo dei padroni di casa, bravi non solo a contenere le iniziative della formazione sarda, ma anche ad attaccarla in maniera pressante. Ed ecco che arrivano altri punti per il Valdotain con una serie di mete (22-5; 29-5; 36-5) che scoraggiano certamente il Capoterra, bravo solo nel finale ad avere un sussulto e a trovare la via dei pali con Ganga e trasformazione di Aru. 36-12, una magra consolazione.

 Gabriele Ambus – Coach Amatori Rugby Capoterra. La partita era iniziata bene con una meta. Siamo entranti in campo determinati, nonostante il pochissimo tempo che abbiamo avuto a disposizione per le fasi di riscaldamento e preparazione”.
Come mai?
Purtroppo abbiamo dovuto fare un viaggio lunghissimo che ci ha costretto a fare circa un’ora di ritardo. Siamo arrivati tardi, tanto che i ragazzi hanno iniziato a fare le fasciature sul pullman, con il fisioterapista che ha cominciato a preparare in viaggio la squadra in vista della gara”.

Trasferta difficile quindi?
“Diciamo che non erano le condizioni giuste per poter giocare una gara del genere”.

Eppure l’inizio del match vi ha visto protagonisti?
“Si, nonostante tutto siamo entrati in campo determinati, anche perché con la temperatura bassissima e il campo in parte ghiacciato non era scontato entrare bene in partita”.

Una prima fase dove il Capoterra ha contrastato al meglio i padroni di casa?
“Il primo tempo non ha visto prevalere nessuna delle due squadre. Gli errori ci sono stati da una parte e dall’altra. Loro molto fisici, noi invece abbiamo avuto una buona conquista di touche, ma in mischia abbiamo sofferto molto, considerato che loro erano molto più pesanti di noi”.

Poi nel secondo tempo qualcosa è cambiata?
“Nel secondo tempo ci siamo spenti. Forse eravamo convinti di averli domati, ma invece loro hanno trovato le energie giuste per metterci in difficoltà trovando subito due mete. Da li la gara ci è scivolata tra le mani”.

Avete anche provato a cambiare la struttura della squadra: tutto inutile?
“Uscito Chibsa per infortunio, ci è mancato un pilone e la mischia ne ha risentito tantissimo. Il freddo poi ha complicato moltissimo il nostro modo di reagire. Il campo scivoloso inoltre ci ha messo ulteriormente in difficoltà”.

Una situazione mai provata prima d’ora?
“Ci siamo sicuramente trovati impreparati ad dover operare in questa situazione, poi alla fine è arrivata una meta e abbiamo anche provato a segnarne altre per avere il punto bonus difensivo, ma non ci siamo riusciti”.

Per finire?
“Tutto sommato c’è da fare i complimenti ai ragazzi che oggi hanno lottato per tutti gli 80’ minuti, in una giornata che per noi è iniziata alle 5 del mattino e arrivare al campo è stato davvero faticoso: tutto il resto è stata la conseguenza”.

 La Redazione

TAG:  Rugby
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti