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Rugby | Il derby è dell’Amatori Capoterra: 32-10 su Olbia

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Sicuramente, quello vissuto al comunale di via Trento è stato un bel pomeriggio di festa. L’ultima stagionale in casa dell’Amatori (finita con una vittoria per 32-10) ha regalato il successo al XV di Queirolo, in un derby, contro il Rugby Olbia, giocato con grande impegno da entrambe le formazioni.

Ha vinto la squadra decisamente più tecnica e più in “gamba”. Quella che ha lottato per tutti gli 80′ rendendo la vita difficile ai galluresi che solo in due occasioni sono riusciti a “bucare” la retroguardia di casa e trovare la via dei pali. Un bel Capoterra, indubbiamente che, costantemente in avanti ha svariato in tutte le parti del campo concedendo pochi punti di riferimento al XV avversario. Bene la mischia, quasi bene la touche, capitan Garau e compagni hanno voluto onorare fino in fondo questo appuntamento, l’ultimo che il calendario regala all’Amatori che, domenica prossima sarà impegnato in trasferta contro la Union Rugby Milano e la settimana dopo dovrebbe recuperare la gara contro il Rugby Lecco. Un bagno di pubblico ha accolto le due squadre in campo per la presentazione. C’erano i tifosi dell’Amatori, ma assieme a loro anche la nutrita tifoseria dell’Olbia che non è voluta mancare all’appuntamento.

Cori, balli, ma soprattutto l’incitamento per entrambe le compagini in campo: questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la festa di domenica pomeriggio al comunale di Capoterra. Un gustoso antipasto di quello in programma dopo il match, con l’addio al Rugby giocato (per raggiunti limiti d’età) da parte di Roberto Peddio, il riconoscimento per l’impegno e la vittoria del titolo regionale Under 17 da parte delle giovani leve dell’Amatori, il premio “Dave Smith” e il ricordo (a lui è dedicato il terzo tempo) di Chicco Sanna recentemente scomparso.

IL MATCH

Il tempo di schierare le squadre e saggiare il campo che al 10′ l’Amatori è già in meta grazie all’affondo di Carlo Stara che beffa la retroguardia gallurese e deposita dietro la linea di fondo. La trasformazione è affidata a Simone Brui che non è fortunato. L’ovale corre veloce tra le mani dell’Amatori con Olbia che fatica a contenere le sfuriate offensive del Capoterra. Si gioca, in questa fase prevalentemente al centro del campo anche se i padroni di casa non disdegnano di affacciarsi nella “zona” di meta dei galluresi. Al 28′ nuovo capitombolo per l’Olbia e ancora meta per i padroni di casa. A realizzarla è Balboni, ma ancora una volta non arriva la trasformazione. Sul 10-0 l’Olbia prova a tirare fuori i denti, ma il Capoterra non si fa sorprendere e si arriva al riposo con l’Amatori in vantaggio per 10-0. C’è un gran caldo al comunale, il primo vero caldo stagionale e l’arbitro è stato costretto diverse volte a fermare il gioco per consentire alle squadre di dissetarsi. Nel frattempo coach Queirolo sostituisce Oghittu con Sainas. Le redini del gioco rimangono costantemente nelle mani del XV di casa che tenta di incrementare il vantaggio. E ci riesce con Mattia Aru. Dal suo piede arrivano i tre punti su punizione (13-0) e, subito dopo un’altra meta e la trasformazione che permette ai padroni di casa di portarsi sul 20-0. Continuano i cambi. Escono: Ambus, Garau, Stara, Uccheddu, Balboni ed entrano Ganga, Smeraldo, Marongiu, Uselli e Mariani. Il discorso però non cambia. È sempre Capoterra a comandare con Olbia che cerca in tutti i modi di rialzare la testa. Si corre tanto in campo e a correre più di tutti è Celembrini. Lui a metà tempo si impossessa dell’ovale e, sulla fascia riesce a volare e andare in meta tra gli applausi dei compagni e del pubblico. Niente trasformazione e punteggio che si porta sul 25-0. Sul ribaltamento però Olbia reagisce riuscendo ad eludere la retroguardia di casa e accorciare le distanze (meta senza trasformazione) 25-5. Si passeggia in campo, le gambe sono molli per tutti ma non per Lorenzo Celembrini bravo a lottare e trascinare la palla per la sue seconda meta del pomeriggio. Arriva anche Mattia Aru che firma la trasformazione portando il risultato sul 32-5. La gara non ha praticamente molto altro da dire. Gli unici ad avere qualche goccia di benzina sulle gambe sono i ragazzi dell’Olbia che trovano nel finale la seconda meta della giornata (senza trasformazione). Cinque punti per rendere meno amara la sconfitta. Finisce 32-10 per Capoterra. E poi scoppia la festa, col saluto al rugby giocato di Roberto Peddio, la premiazione dei ragazzi dell’Under 17 campioni regionali, l’assegnazione del premio Dave Smith a Roberto Peddio e poi è solo terzo tempo nel ricordo del compianto Chicco Sanna.

L’INTERVISTA

Juan Manuel Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.

“Una giornata particolare. Il derby ha trasformato i giocatori. Si è visto, da entrambe le parti che c’era voglia di fare, di dare il massimo per onorare questa giornata. Diciamo che i ragazzi hanno giocato una buona gara, lottando su ogni pallone: ci tenevano a vincere il derby, ma soprattutto a fare bene davanti al pubblico di casa in occasione di questa giornata. Purtroppo anche oggi abbiamo dovuto fare i conti con qualche errore e la solita indisciplina, una costante in campionato. Ma va bene così! Sono contento perché già da ora si stanno gettando le basi per il nuovo Amatori Rugby Capoterra. Quello della prossima stagione. Oggi ho rivisto quella intensità difensiva che era mancata nelle ultime settimane, bene anche la mischia e anche sulle touche siamo stati positivi.
Una buona gara da parte del gruppo, l’ennesima in una stagione che in parte ci ha visti protagonisti.

Ricordo che quando sono arrivato a Capoterra non conoscevo assolutamente i ragazzi e, considerato il percorso fatto dalla squadra negli ultimi due anni pensavo che per trovare la salvezza ci sarebbe voluta l’impresa. E, invece dopo i primi allenamenti ho potuto constatare con piacere che questo era un gruppo che giocava bene a rugby. Rimane certo il rammarico perché ho l’impressione che qualcosa in più si sarebbe potuta fare. Purtroppo i cartellini, l’indisciplina ci ha spesso penalizzato. Credo che il passaggio fondamentale della stagione sia stata la gara con Bergamo. In quel frangente ci siamo giocati il campionato. Se avessimo battuto la formazione lombarda nel turno successivo avremo affrontato Monferrato con la giusta determinazione. Una sorta di finale per arrivare in alto. E invece i nostri errori, ma in particolare i tanti cartellini subiti ci hanno condannato. Bueno! Ripeto sono aspetti su cui lavorare tantissimo in vista della prossima stagione. Ma in definitiva abbiamo fatto un buon campionato, riportando l’entusiasmo all’interno del gruppo, ma anche riportando sugli spalti i nostri tifosi. E oggi, vedere gli spalti del comunale gremiti di pubblico è stato sicuramente motivo di grande orgoglio, per me, per i ragazzi e per la società”.

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

TAG:  Rugby
 
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