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Foto Ufficio Stampa Amatori Rugby Capoterra

Rugby, il cammino del Capoterra riprende da Piacenza

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Dopo le vacanze di Pasqua e la gara rinviata contro il Rugby Lecco, match che si disputerà al termine della stagione il 21 maggio, finalmente si riprende a giocare nel torneo di serie B. Capoterra riparte dalla trasferta in casa del Piacenza per cercare, soprattutto di recuperare qualche punto nel tentativo di chiudere nel migliore dei modi una fantastica stagione.

L’AVVERSARIO
Si affronta il Rugby Piacenza, una compagine ostica che viaggia a metà classifica con 41 punti, ma che ha tutta l’intenzione di incrementare il proprio bottino stagionale e, ovviamente, lo vorrebbe fare cominciando dal Capoterra attuale terza forza del campionato.

CAPOTERRA
Dall’altra parte c’è da ritrovare quell’entusiasmo e quei punti mancati nel corso dell’ultimo periodo, a causa di qualche leggerezza di troppo e soprattutto per via dei diversi infortuni che, in qualche modo, hanno minato il percorso della formazione isolana, a cui va il merito di aver riportato entusiasmo e tifosi attorno a se.

LE PAROLE DEL COACH
Juan Manuel Queirolo – Coach Amatori Rugby Capoterra.

“Quanto sono ritornato a Capoterra, l’obbiettivo della società era molto chiaro – spiega il coach argentino Juan Manuel Queirolo. – Sicuramente la salvezza ma soprattutto quello di far ritornare l’Amatori ad essere protagonista nel mondo del rugby isolano, facendo ritrovare quella identità di gioco che ha sempre reso protagonista questa squadra.”

E pian pianino ci siete riusciti?

“Credo proprio che l’obbiettivo sia stato centrato. Abbiamo fatto parlare di noi, soprattutto sul campo e con i risultati. E, nel corso dei mesi ho visto una grande trasformazione: tanti bambini e soprattutto tanti tifosi che pian pianino si sono avvicinati al campo e, grazie al loro entusiasmo e al nostro gioco siamo riusciti ad ottenere lusinghieri risultati.”

Potevate fare di più?

“Diciamo che siamo arrivati ad un passo dal giocarci la finale con il Monferrato, poi una serie di episodi negativi hanno bloccato la nostra rincorsa e alla fine punteremo tutto i nostri sforzi per la ristrutturazione.”

In cosa consiste?

“Semplice. Andare in serie A in breve tempo: uno o due anni, ma poi fare di tutto per riuscire a mantenere questo tesoro, importante per il Capoterra ma credo per tutto il movimento isolano. Evitare di fare ciò che è accaduto diversi anni fa, quando conquistammo la serie A ma non riuscimmo a mantenerla. Ecco da quella esperienza dobbiamo ricavare le basi per il nostro futuro.”

Ma come si può ottenere tutto questo?

“Lavorando su quanto ha il Capoterra. Ovvero la serie C che la nostra squadra deve riuscire a vincere e poi con la prima squadra di serie B che deve diventare ancor più competitiva se vuole riuscire a lottare per vincere il campionato e ritornare in serie A. Ovviamente è fondamentale per riuscire ad ottenere tutto questo, allargare la base. Diciamo che ci stiamo già lavorando.”

Cioè?

“Dopo Bergamo dove abbiamo capito che non saremo più riusciti a lottare per la serie A. Già a Monferrato abbiamo iniziato ad allargare la base, a dare dei minuti fondamentali a dei giovani che non sono pronti per la serie B, ma che grazie a questa esperienza potranno essere pronti per la prossima stagione.”

Quindi un turnover importante per riuscire a crescere sempre più?

“Per questi giovani è fondamentale che la gente che ci sostiene e anche gli sponsor abbraccino questo progetto. Certo i risultati in questo finale di stagione non ci sostengono, ma tutti devono capire che si lavora per il futuro: già da adesso. In modo da evitare, un domani di arrivare in serie A e indossare i panni della meteora, ovvero stare nel campionato e poi in breve tempo sparire.”

Quindi occorre aspettare qualche anno per rivedere l’Amatori in serie A?

“Non bisogna avere fretta, ma soprattutto tanta pazienza. Per ora siamo riusciti ad essere protagonisti in serie B ora puntiamo a migliorarci, lavorando sul campo, soprattutto sulle nuove leve. Questo è il segreto dei grandi club che, proprio con i giovani hanno fatto grandi cose.”

Domani si va a Piacenza.

“Si va a Piacenza, una squadra che gioca indubbiamente un bel rugby. Una formazione competitiva sicuramente e che ha le qualità per essere ancora più in alto, vista l’organizzazione interna e soprattutto per la tradizione che contraddistingue la società emiliana. Sarà una partita tostissima!”.

Arbitro: Signor Francesco Maria Mirabella di Pisa

La Redazione | Fonte Comunicato Stampa

TAG:  Rugby
 
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