Settima fatica stagionale per l’Amatori Rugby Capoterra che, reduce dalla seconda sconfitta consecutiva stagionale, proverà domani (si inizia alle 14:00), contro il Rugby Lecco sul prato del Centro Sportivo Del Bione, a rialzare la testa e conquistare altri importanti punti per rimanere nelle zone alte della graduatoria.
La gara persa domenica scorsa contro il Monferrato ha fatto capire al gruppo allenato da Juan Manule Queirolo che il campionato è difficile, e si affrontano squadre oltreché preparate fisicamente e tecnicamente, capaci di lottare per tutti gli 80′ di gioco. E domani in Lombardia sarà battaglia vera tra due squadre che vogliono rimanere in alto: sicuramente lontano dalle zone basse e pericolose della classifica.
Capoterra, forte dei 4 successi ottenuti finora, è avvantaggiata in graduatoria di 5 lunghezze (19 punti contro i 14 degli avversari) rispetto al Rugby Lecco, che ha sollevato solo tre volte le braccia al cielo, perdendo due gare. Lombardi che ovviamente punteranno sul fattore campo per avere la meglio nei confronti del Capoterra. Una vittoria che cancellerebbe l’amarezza per aver perso una gara equilibrata, nell’ultimo turno contro l’Union Rugby Milano (25-15). Dall’altra parte Capoterra cercherà di sfatare il tabù trasferta mettendo in campo tutta la rabbia per dimenticare al più presto le sconfitte subite negli ultimi due turni con Bergamo in trasferta e domenica scorsa contro Monferrato. Questione di concentrazione e determinazione, quella che contro Bergamo e Monferrato si è vista a tratti. Ma non è stata decisiva per riuscire a incassare punti per la classifica.
“Come detto domenica, al termine della partita persa contro i piemontesi scorsa – spiega il tecnico Juan Manuel Queirolo -, posso ribadire che per la prima volta in stagione siamo stati superati da una squadra superiore al Capoterra. Poi c’è anche da dire, ma ciò non giustifica il nostro comportamento in campo, che il vento e la pioggia non hanno favorito il nostro gioco: non siamo mai riusciti veramente ad “impattare” l’altra squadra. Abbiamo sofferto tanto, e loro non ci hanno mai consentito di esprimere al meglio il nostro gioco. Ci sono stati dei piccoli episodi a nostro favore che purtroppo non ci hanno favorito”.
E adesso?
“Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma c’è anche da dire che lo scorso anno di questi tempi dopo 6 turni il Capoterra aveva solo 4 punti in classifica, oggi sono 19. Quindi abbiamo migliorato. Noi abbiamo puntato su un gioco che, in qualche modo ci faccia fare la differenza contro quelle squadre alla nostra portata. Quello lo abbiamo fatto”.
Ma quando si tratta di formazione un tantino più ricche tecnicamente e fisicamente il discorso cambia?
“Ora, infatti, cominciamo a giocare contro squadre che hanno un peso differente, che hanno già la testa verso la serie A e che, a livello societario hanno investito tantissimo, con qualità fisiche e tecniche un tantino superiori rispetto al Capoterra. Ed è difficile”.
Sarà un cammino duro e irto di ostacoli?
“Bueno! In questo senso sappiamo che è dura, però ci tenevamo a capire bene dove siamo messi. Per me questo è l’anno “0” . Non mi guardo alle spalle e non prendo in considerazione quello è stato fatto in passato. Fino ad ora ho notato che siamo superiori rispetto a tre/quattro squadre che stanno alle nostre spalle, sia a livello di gioco espresso in campo, ma anche di potenzialità fisica, viceversa siamo sicuramente al di sotto rispetto alle primi due/tre del campionato. Questo ad oggi: nell’anno “0” e con due mesi di preparazione”.
Quindi il Capoterra è un gruppo che ha notevoli margini di miglioramento?
“Questa squadra con una evoluzione fisica e, se riesce ad imporre il proprio gioco, darà battaglia e sarà competitiva rispetto a quelle squadre che finora ci sono superiori. Quindi l’augurio è quello di finire bene l’anno, durante la sosta natalizia faremo un richiamo atletico in modo che, alla ripresa si potrà capire se il gruppo sarà diventato competitivo anche contro le migliori”.
Arbitro: Alessandro Zerbinati di Roma
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa