E alla quinta l’Amatori Capoterra issò bandiera bianca. Prima sconfitta stagionale per il XV allenato da Juan Manuel Queirolo bloccato in casa del Rugby Bergamo 1950 con il punteggio di 29-20. Una gara che la compagine bergamasca (a parte un 3-0 iniziale per Capoterra) ha condotto in testa per tutto il match allungando subito il passo, ma subendo a metà gara la reazione d’orgoglio da parte dell’Amatori che ha tentato il tutto per tutto per riuscire a raddrizzare la sfida senza però avere la “fortuna” e la lucidità per ribaltare il risultato finale.
Avversario difficile da affrontare avevano detto, alla vigilia della sfida in terra lombarda, il tecnico del Capoterra Queirolo e il mediano Mattia Aru, al cospetto di una squadra con le stesse caratteristiche proprio dell’Amatori. E il campo, inesorabilmente, ha dato il verdetto, purtroppo a favore della compagine lombarda. Prima o poi doveva succedere e questo significa che il campionato, oltrechè lungo è anche difficile e le sconfitte fanno parte del gioco. Un passo falso che, in qualche modo, può essere anche importante per far riordinare le idee al gruppo e soprattutto, capire gli errori fatti e cercare le soluzioni per evitarli nelle prossime gare. E dire che la gara era iniziata con il piede giusto per l’Amatori in vantaggio dopo 10′ grazie ad un piazzato firmato da Mattia Aru (3-0). Pochi minuti e Bergamo pareggia sempre su punizione. Capoterra prova a giocare con il solito impegno, ma oggi le cose non girano per il verso giusto. Bergamo approfitta anche del fattore campo per provare a “bucare” la retroguardia isolana. Pochi minuti e, infatti, arriva la prima meta per i padroni di casa (non trasformata). Capoterra, che nel frattempo, perde per infortunio Geraci, subisce ancora il gioco e la determinazione dei bergamaschi che allungano fino al 16-3. Coach Queirolo chiede maggior concentrazione al gruppo in campo e soprattutto maggior velocità nel far circolare l’ovale. E la reazione arriva e porta la firma di Aru (che realizza su punizione) e di Juan Cruz Pace, bravo a firmare la meta (Aru trasforma) del 16-10, punteggio con il quale si chiude la prima frazione di gioco. L’impressione che il gruppo abbia avuto la giusta reazione e possa nei secondi 40′ osare qualcosa in più. Si rientra, e ancora Capoterra, con Aru si porta a tre lunghezze dai padroni di casa (16-13). L’illusione dura davvero poco. Bergamo si riorganizza e, prima su punizione e poi con una meta vola sul 29-13, lasciando a capitan Garau e compagni solo la meta di maul che fissa il punteggio finale sul 29-20.
RUGBY BERGAMO 1950: Bosco, Loda, Bettoni, Rota, Cavenago, Gaffuri, Sehou, Scarpellini, Spilotros, Orlandi, Biggi, Nembrini, Mambretti, Salvini, Rosa. Allenatore: Pastormerlo. A disposizione: Guariglia, Minicuci, Gimondi, Colombo, Farina, Gaffuri, Bonetti.
AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Thioye, Uccheddu, Geraci, Balboni, Peddio, Oghittu, Pace, Vega, Brui, Moncada, Aru, Celembrini, Marston, Stara, M. Garau. Allenatore: Juan Manuel Queirolo. A disposizione: Ferrentino, Ganga, Sainas, Greco, Ambus, Bousmina, Smeraldo.
Queste le parole di Juan Manuel Queirolo coach Amatori Rugby Capoterra
“Vittoria giusta e meritata da parte del Bergamo. Noi non siamo entrati in campo con la solita determinazione e soprattutto non abbiamo fatto ciò che abbiamo preparato in settimana. Almeno per 20-25 minuti abbiamo lasciato l’iniziativa ai nostri avversari. Poi ci siamo svegliati. La gara è cambiata anche se dalla mia postazione vedevo che la squadra non aveva l’atteggiamento giusto e non aveva i numeri per diventare protagonista del match. Ci siamo ripresi con quegli episodi, tra meta e punizioni che ci hanno aiutato, poi però Bergamo è rientrato prepotentemente in partita, grazie alle iniziative di Davide Orlandi, e non c’è stato niente da fare. Una sconfitta che ci deve fare riflettere. Abbiamo subito una lezione. Penso che le trasferte contro squadre, come Bergamo oggi, abbiamo il dovere di affrontarle meglio e così come vogliamo essere protagonisti in casa lo dobbiamo essere anche in trasferta“.
La Redazione | Fonte Comunicato Stampa