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Rugby: Alghero e Capoterra non hanno scampo contro le capoliste

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Erano chiamate all’impresa Amatori Alghero e Amatori Capoterra contro le capoliste rispettivamente di Serie A e Serie B, ma ai sardi non è riuscita: i catalani cedono contro Parabiago con onore, mentre più netta è stata la sconfitta di Capoterra contro Monferrato. Ko anche per il Rugby Olbia che ha ceduto 89-19 a Bergamo.

Alghero – Sconfitta più che onorevole e che ha regalato un punto di bonus all’Alghero nella gara giocata contro la capolista Parabiago: i Galletti di casa hanno imposto subito ritmo e fisicità alla partita volando sul 28-3: Alghero non ha mollato il colpo e anzi ha rimontato, facendo vivere un finale non semplice a Parabiago che ha comunque vinto 31-24. Prossimo impegno per i catalani contro il fanalino di coda Pro Recco il 2 aprile.

Capoterra (fonte Comunicato Stampa) – Era considerata una partita difficile contro una grande squadra e, l’anticipo della diciassettesima di campionato ha confermato le sensazioni della vigilia, ovvero che il Monferrato è la squadra più forte del girone 1 e che merita sicuramente la promozione in serie A. E’ finita 45-0 per la compagine piemontese, con Capoterra che incassa così il quarto stop stagionale, ma nonostante il risultato finale dica il contrario non è stata una gara a senso unico. Il XV di Queirolo ha lottato, e tanto, soprattutto per evitare di essere travolta dalla capolista. In alcuni casi è mancato il guizzo finale, ma l’Amatori si può dire: è uscita a testa alta dalla Cittadella del Rugby di Asti. Nonostante tutto. Nonostante, la solita levataccia,  le assenze per infortunio di alcuni elementi e i relativi problemi soprattutto nella mischia, nonostante l’assenza per motivi di lavoro per altri e la conseguente formazione rivista alla vigilia dal tecnico argentino, dovuta anche all’assenza di Juan Pace out per tre mesi a causa della squalifica inflitta da giudice sportivo, Capoterra ha dimostrato di valere la posizione di classifica confermandosi tra le prime quattro formazioni del torneo. Forse l’assenza di punti rende più amara la sconfitta. Ma, ovviamente non occorre abbattersi. E come dice coach Queirolo: “…dalle sconfitte c’è sempre da imparare. Occorre capire dove sono stati gli errori e porvi rimedio per evitare di ricadere nell’errore e, soprattutto crescere ulteriormente”.

Monferrato non si è distratta e per tutti gli 80′ ha tenuto alta la concentrazione, facendo della velocità e della forza fisica il suo cavallo di battaglia: indispensabile per superare un avversario ostico e imprevedibile come un Capoterra che, contro le grandi ha sempre giocato con spavalderia. Ma stavolta  il gap era troppo diverso. Ai piemontesi occorrono solo 9′ per inquadrare l’avversario e punirlo dopo un’azione insistita. Arrivano i primi 7 punti per i padroni di casa (trasformazione). Ovviamente le indicazione di Juan Manuel Queirolo sono quelle di chiudere gli spazi e cercare di colpire in velocità. Ma non è facile. Monferrato fisicamente è più prestante e regge bene il confronto con il XV avversario. Ma mentre Capoterra cerca dei varchi nel quale infilarsi, Monferrato rosicchia metri e metri di campo e al 17′ trova ancora la linea di fondo. Stavolta non arriva la trasformazione ma il 12-0 comincia a preoccupare. La gara a questo punto tende ad essere equilibrata fino al 28′ quanto arrivano per i padroni di casa altri punti. Quelli ottenuti da una meta tecnica. Subito dopo Thioye si becca un giallo e con la squadra momentaneamente in 14 Capoterra capitola nuovamente. A 4′ dal termine l’ovale finisce nuovamente dietro la linea dei pali e la trasformazione arriva puntuale come il fischio dell’arbitro che fissa il punteggio dei primi 40′ sul 26-0. Nella ripresa Queirolo cerca aiuto dalla panchina. Ma niente. Monferrato non cede, capisce le difficoltà degli avversari e affonda il coltello firmando tre mete di fila che chiudono la sfida sul 45-0

Il coach – “Possiamo fare due analisi. La prima riguarda la forza dei nostri avversari. Oggi siamo stati superati sia sotto l’aspetto fisico che tecnico da una grande squadra. Poi l’altro aspetto riguarda le nostre rotazioni. Oggi abbiamo avuto davvero tante sorprese, giocatori che sono emersi proprio affrontando una grande squadra come il Monferrato. C’è anche da dire che questa gara, una sorta di finale, doveva essere giocata con tutte le forze in campo, noi invece abbiamo pagato a caro prezzo le tante assenze del Capoterra. Molte derivate da quella inopportuna, sfortunata e non all’altezza, gara giocata in casa contro Bergamo, con tutti quegli episodi negativi che ci hanno penalizzato. Peccato! Ma è anche vero che tutto questo dovrà rimanere nella memoria del Capoterra per affrontare al meglio le squadre con le caratteristiche del Monferrato che potremo incontrare sulla nostra strada”.

La Redazione

TAG:  Rugby
 
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