Si mantiene viva la corsa per aggiudicarsi le prestazioni per il 2021 di Fabio Aru: il ciclista villacidrese è alla ricerca di un nuovo team dopo i tre anni bui alla UAE Emirates.
Oltre ai rimarcati interessi di Qhubeka-ASSOS, permangono quelli delle Professional italiane Vini Zabù-KTM e Bardiani-CSF Faizané: proprio il team dei fratelli Reverberi in queste ultime ore sta lanciando l’offensiva per il sardo. Offensiva nemmeno tanta velata, viste le parole di Bruno Reverberi nella trasmissione della RAI Radiocorsa. “C’è stato un contatto, lo prenderemmo volentieri: ma bisogna sederci a un tavolo e parlare dei programmi, dipende da cosa vuole fare. Sono uno che non si sottomette al volere dei corridori: se crede nella nostra squadra, visto che potremmo avere anche gli uomini giusti per dargli una mano nelle corse a tappa, sta lui a decidere, ma deve sapere cosa vuole fare e crederci”.
“Abbiamo già parlato con lui, giusto quattro parole: gli abbiamo detto che siamo interessati, ci sono altre persone che l’hanno contattato– ha proseguito Reverberi-. Ci siamo parlati una settimana fa, ma prima di parlare di ingaggi bisogna metterci seduti a un tavolo e parlare di programmi e obiettivi: se vuole venire e ritiene la squadra adatta, deve essere convinto. Noi la squadra l’abbiamo rinforzata. Per quanto ci riguarda è uno scommessa che accetteremo volentieri, per noi sarebbe un onore. Dobbiamo sapere come ha vissuto gli ultimi anni, se ha sbagliato le preparazioni ma non credo per tre anni di seguito: dobbiamo sapere se ci sono problemi di tipo psicologico o problemi con la squadra, dare giudizi in casa degli altri non è facile. Lo volevamo prendere quando era dilettante, poi è andato all’Astana: per noi non è finito. Cosa può fare? Più piano di così non può andare (ride ndr), bisogna fare dei programmi e lui deve crederci. Lui al Giro? Potrebbe essere protagonista, è arrivato secondo e ha vinto delle tappe. So che ha risolto il suo problema fisico, per me è un problema più di testa”.
Matteo Porcu